02 novembre 2013

Bubbitatis visionis post-mortus
Non so se è che era insolitamente caldo, chero stanco e in macchina fermo ad aspettare e che non avevo voglia di studiare ma quello che diceva l'aradio poi è diventato chero come morto ma di me parlavano Critico e Criticone.

Facendo ordine all'aradio uno parlava che il tale non conosceva Mars, infatti la sua biblioteca dopo morto laveva la fondazione degli studi sul tale e non cera Mars e allora non lo conosceva.
Allora mi sono spaventato perché io il grosso dei libri li ho letti ma in verticale o nonerano miei e poi li ho ridati e allora poi, per assurdo, muoio e dicono che non li ho letti!

Poi però mi sono confuso e sentivo Critico che diceva:
"Il Bubboni nel suo mai scritto "De bubbinis eloquentia" fa riferimento all'illuminismo ma rispondendo ai commentari di Bubborno e, in generale, della scuola dei wuster con la senape forte."

E Criticone diceva:
"Non è vero! Nella biblioteca di Bubboni non ci sono libri di Bubborno e quindi non lo sapeva!"

E Critico:
"Massè è pieno di grammatiche della lingua dei wuster! Sicuramente il Bubboni leggeva Bubborno in originale e senza capirci nulla!"

E Criticone:
"E' vero che è pieno di grammatiche ma dagli appunti si capisce che Bubboni faceva i esercizi ma li sbagliava tutti e quindi ha ragione il collega che non capiva Bubborno!"

E da quel giorno Critico e Criticone furono amici e bubbi, anzi

Troppo bubbi!