11 febbraio 2015

Basta dirlo
Sono andato al museo ma nuovo. Diversi quadri in tanti anni non li avevo mai visti e qualcuno è anche bello.
Un piano era chiuso con il falso cartello che lascia credere che oggi sia l'unico istante in cui è dasafortunatamente chiuso. E' l'equivalente pubblico dei negozi chiusi per ristrutturazione che non apriranno più, in realità non cè personale per quel piano e lo aprono quando capita ma l'estemporaneo è che sia aperto e il perenne è che sia chiuso.

Ora scrivere i commentari ai quadri è difficile e sarebbe bene che un simile lavoro fosse affidato a un bubbo che almeno espressa il punto di vista della majioria dei visitanti che sono appunto bubbi.

Altrimenti i punti di vista possibili sono:
- i materiali, la carta, li chiostro, i pennelli e tutto
- l'epoca, la historia, il tempo del pittore, che era povero e si mangiava i cibi morti e tutto
- le immagini dal punto di vista grafico, se è tutto nero o colorato, se è netto o sfumato
- quello che cè se era un bubbo vivo, una storia ma antica di caino, dei oggi dimenticati e il contenuto
- che si era rotto e lo hanno rattoppato ma con i cosi uguali e tutto
- chelo hanno comprato, venduto, ricomprato e poi è nel quipresente museo

Inutile dire quale sarebbe il punto giusto ma è bene appuntarsi quello del museo ma nuovo perché poi viene fuori.

Tutte le targhette erano dell'ultimo punto (e qualche parola degli altri ma alternate). Questo vuol dire senza dubbio che uno  o più dei quadri sono rubati e volevano pietosamente dire che invece avevano i dirtti di tenerli.

Nessuno che non sia ben allenato può fare un discorso spontaneo senza accusarsi dei crimini, figuriamoci decine di targhette!

Troppo bubbo!