24 gennaio 2015

La economicità della mentira economica
La storia della città gianduitta, ma recente, se possibile è ancora più senza autori di quanto lo sia quella della deindustrializzazione che almeno ha il suo cantore e che la capisce in Bubboni.

I motivi sono un po' gli stessi, per capire la storia recente bisogna capire tante cose ma tecniche e no, non bisogna avere amici o averne bisogno, bisogna mangiare la propaganda ma senza ammalarsi, insomma è impossibile.

Ma quello che non capivo è la visione positiva che tanti ne hanno. Io miro alle trasformazioni della città gianduiotta e ne vedo il buono ma anche il malo. Poi uno può dire che il malo non glinteressa o le cose ma la cosa sembra bubba.

Poi ho sentito uno che riferiva la propaganda ma con molta precisione e ho capito bene la cosa e allora melo appunto.

E' un po' un vecchio principio ben noto nel partito. Se tu menti ottieni subito un vantaggio eppoi forse ma neanche uno svantaggio. Quindi conviene, se uno è del partito, mentire sempre e tanto. La probabilità di averne uno svantaggio a breve non è nulla ma è piccolissima, tanto quanto lo è trovare uno chene capisca delle cose e che possa evidenziare la mentira ma subito e bene.

Similitatis bubbitatis nella mentira economica del debito (e qui la grande esplicazione delle cose).

Il debito può essere visto come una mentira economica per cui sembri ricco ma sei due volte più povero di prima. Quindi se la città ha un debito assolutamente insostenibile sembra un bene perché prima di iniziare una politica criminale per nasconderlo cè una mentira di ricchezza di cui il partito si gloria e ne incassa il provento.

Tempus veritas magistrum, ma allora non solo non servirà ma nuove mentire avranno soluzionato quelle passate in un magnifico volano che quando gira è un incanto e quando si ferma è il partito.

Troppo bubbo!