Ah, con tutta la bubberia del mondo, ora che l'uso di parole stramplatate che solo la stupidità artificiale può propalare è la norma dei manuali e siti, ora che il latinus bubbonianus è lex et dirittus, proprio ora non ho tempo di annotarmi tutte le bubberie e di riflessionarne la loro origine.
Ah, mancherà ai futuri una descritio mundi che ninguno potrà poi ricostruire perché la falsità della rappresentazione ufficiale e della propaganda ne nasconderà i tratti più bubbi e, quindi, più essenziali.
Vabbé.
Miravo una pellicola che giocano a scacchi (sarebbe quel gioco che si mangiano delle figurine, non solo i dischetti, anche se le regole sono poi praticamente le stesse tolto che le figurine non si mettono mai una sopra l'altra perché non ci stanno).
E che siccome volevano far credere che uno era molto bravo allora non era li con le figurine ma diceva all'altro le posizioni e allora l'altro (che comunque doveva sembrare anche lui bravino anche se non era il protagonista e, fosse un'altra pellicola, moriva verso la fine) le capiva e rispondeva.
Cioè per dire che uno, anzi due, erano bravi giocavano alle figurine ma senza, solo a mente. Inoltre non erano bubbi altrimenti la polemica sulla posizione delle figurine avrebbe occupato metà della pellicola.
Già mi ero appuntanto, e mi piacerebbe, che se uno legge i segnetti allora non ha bisogno che gli suonino la musica perché dai segnetti passa al suono ma nella mente.
Forse anche se uno è bubbissimo può divertirsi bubbamente con i diavoletti di Cartesio ma senza mirarli nel loro magico et infinito andirivieni, ma solo a mente.
E anche se uno è matematico, ma bravissimo, allora può fare i conti a mente, senza le ditine (mah, non è che sia così convinto cheppoi siano giusti, comunque forse sì).
Ecco allora anche se uno è un blogger ma bravissimo allora anche senza che scrive poi rimane traccia delle bubberie ma a mente. Però un po' poi mi dimentico della bubberia del mondo, anche sene rimane traccia.
Troppo bubbo!
Ah, mancherà ai futuri una descritio mundi che ninguno potrà poi ricostruire perché la falsità della rappresentazione ufficiale e della propaganda ne nasconderà i tratti più bubbi e, quindi, più essenziali.
Vabbé.
Miravo una pellicola che giocano a scacchi (sarebbe quel gioco che si mangiano delle figurine, non solo i dischetti, anche se le regole sono poi praticamente le stesse tolto che le figurine non si mettono mai una sopra l'altra perché non ci stanno).
E che siccome volevano far credere che uno era molto bravo allora non era li con le figurine ma diceva all'altro le posizioni e allora l'altro (che comunque doveva sembrare anche lui bravino anche se non era il protagonista e, fosse un'altra pellicola, moriva verso la fine) le capiva e rispondeva.
Cioè per dire che uno, anzi due, erano bravi giocavano alle figurine ma senza, solo a mente. Inoltre non erano bubbi altrimenti la polemica sulla posizione delle figurine avrebbe occupato metà della pellicola.
Già mi ero appuntanto, e mi piacerebbe, che se uno legge i segnetti allora non ha bisogno che gli suonino la musica perché dai segnetti passa al suono ma nella mente.
Forse anche se uno è bubbissimo può divertirsi bubbamente con i diavoletti di Cartesio ma senza mirarli nel loro magico et infinito andirivieni, ma solo a mente.
E anche se uno è matematico, ma bravissimo, allora può fare i conti a mente, senza le ditine (mah, non è che sia così convinto cheppoi siano giusti, comunque forse sì).
Ecco allora anche se uno è un blogger ma bravissimo allora anche senza che scrive poi rimane traccia delle bubberie ma a mente. Però un po' poi mi dimentico della bubberia del mondo, anche sene rimane traccia.
Troppo bubbo!
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