08 agosto 2016

Je suis moules frites

Anche Bubboni sostiene la campagna di cui l'immaginetta, nata dopo la drammatica decisione di privare quasi 2 milioni di persone della loro festa (e non so quante moules della loro vita e tonnellate di patate del loro albero) per timore di attentanti ma terroristici.

Mentre per le moules e le patate probabilmente non cè comunque da festeggiare, le reazioni a questa fase della guerra sono ancora varie e qualche spazio di residua umanità resta, come il ridere della propaganda bellica e della stupidità militare.

Ma sarà complicato poi discriminare con chiarezza di pensamento tra quei provvedimenti tesi a comunicare ai terroristi che siamo già rincretiniti così e che non serve diffondere non so che altre cretinate rispetto alla visione altra e superiore che è sotto il ridere del saggio.

Mi segno ancora una caratteristica di questa fase. Così come una volta se morivano mille cera l'indicazione seccera qualcuno della nazione tale ora per ogni morto cè se è terroristico o solo pazzo semplice. Non so che sentimento dovrebbe suscitare o interesse creare ma non cè più articolo che nonnlo precisi.

Speriamo poi lo mettano anche per i capitoli della spesa bellica delle democrature. Il bombone va ai terroristi amici o ai pazzi normali?

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -