12 agosto 2016

Povero ma come?
Era qualche mese che non miravo a un supermercato ma delle pizze e, pur senza ancora la caratteristica chiarezza di pensamento che contraddistingue il Bubboni, una cosa l'ho percepita.

Il supermercato delle pizze è sempre più povero.

Già in passato avevo notato diversi segnali ma diversi:
- cibi prossimi alla scadenza scontati
- contrasto tra vino a meno di un euri al litro e accessori per vino costossismi nella stessa corsia
- confezioni piccole con un costo al litro altissimo ma un costo unitario basso
- meno promozioni per quantità elevate
- marca propria e marche bianche che cambiano ruolo e peso

Ma adesso cè un nuovo abbassamento che non capisco del tutto.

Alcuni segni sicuri sono:

- incremento dei cibi specifici per i poveri, es. patatine, cibi quasi scaduti, prodotti con ingredienti di scarsa qualità (es. oli improbabili), ecc.
- incremento del peso dei non mangerecci di bassa qualità (questo anche per scomparsa dei negozi specializzati ma con un forte passaggio a prodotti scarsi ed economici)
- meno peso dei prodotti per le caste altre, es. cibo etnico di pregio ma qualcosa resta come i sushi (che però sono meno di pregio di quelli altrove, quindi per caste alte culturalmente ma non proprio al massimo del potere acquisitivo)
- meno frutta e verdura
- stabile pesce e carne, probabilmente perché mancano i negozietti, ma siccome nonnli compro mai non so che dinamiche ci sono state, se i prodotti sono poi proprio i stessi

Però resta l'impressione complessiva di miseria e poverezza ma non ancora associabile a mano ferma  a tutti i segnali che la compongono.

Boh? Vedremo più avanti e più in basso.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -