06 giugno 2017

Vecchium sitium
Ahh! Mirabile intersezione d'indicatori di bubbità!

1) Chiunque usi, soprattutto nei nomi file ma anche diverse altre occasioni vanno bene, termini come vecchio, nuovo, ultimo, finale, completo, definitivo, ecc. è isso fatto un bubbo (tendende allo stupido, ma la base è bubba).
 Resta da determinare il grado di bubbità, mannon cè incertezza sulla valutazione e sulle precauzioni da prendere, per questo i termini sopraelencati sono un indicatore preziosissimo e rapido del livello di confusione mentale e livello di comprensione del mondo ma contemporaneo di chi li usa.

2) Tutti i siti bancari hanno due versioni:
- una detta "nuova" che ha un sacco di spazio bianco, i caratteri grossi e una qualche percentuale delle funzioni che servono ma fatte in un modo degno del fatto che venga chiamata "nuova".
- una detta "vecchia" che ha tutte le funzioni che servono, sia pure fatte con un punto di vista che non è il tuo e che, siccome l'altra non basta e non sarà mai completata, resta in linea.

Ma il messaggio un banco che dice
"Ci scusiamo ma, per un aggiornamento tecnico, il "vecchio" internet banking non è al momento disponibile"
è una mirabile sintesi di bubbità.

Se non fosse pericoloso domandare cose a un bubbo (e tanto più se ha i miei soldi in tasca) glielo chiederei se il vecchio sito aggiornato diventa nuovo o se resta vecchio ma nuovo.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -