29 luglio 2021

Alla fine le ragioni

Miravo una discussione che perché ci sono posti che quello del virus è finito da mesi e mesi e con relativamente pochi casi e morti e i europei, tutti democratic*, non può finire e ci sono tanti morti e invalidi.

I posti non hanno cittadini tutti colti e rispettosi o precisi e antibatterici, e quindi? E anche i governi nonnè che basta minacciare e dire e su mille cose si vede cheppoi sono ribelli.

Dalla discussione più o meno sene ricava quello che io opino.

1) le informazioni ufficiali, autorizzate, certificate, solo dei media professionali e approvati sono state e sono tuttora oggi: - incoerenti - volte a perpeturare il lavora-compra-crepa (ma non troppo presto, un po' lavora e compra) - false - con grande risalto per ciò che interessa al governo e poca attenzione per ciò cheppoi si capisce che è vero - accusatorie per il popolaccio e minimizzanti per il governo.

La situazione attuale è esattemente quella che si ottiene minimizzando (compra! viaggia! spendi! lavora!) e diffondendo una montagna di balle su tutto ciò che è autorizzato per mesi e mesi.

2) i governi trattano quello del virus come si gestisce la revisione dell'auto. Se non lo fai cèla multa. Ad esempio una nazione che andava bene, poi hanno inziato a non essere rigorosi sulla quarantena, a organizzare i trasporti dei sospetti male, a fare un po' di forma senza sostanza. Normalmente, su qualsiasi tema di cui si occupa un governo, questo vorrebbe dire un po' di multe e basta. Ma qui vuol dire riprecipitare nei morti e negli invalidi. Su questo non vedo il più piccolo segno di cambio. I governi continuano a gestire tutto con azioni formali, pensate male, attuate a casaccio e, al massimo, con la minaccia di multe. Ma sessi incrementa la diffusione per un errore di execution, la multa non cancella l'errore (e non lo può, ovviamente, prevenire)!

Insomma non cè previsione che sia una storia breve, ma il mondo si sta informatizzando sul piano culturale: non cè mai tempo di farlo giusto, ma cè sempre il tempo di farlo ancora.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -