27 marzo 2006

Gli assi dell'innovazione
Bisogna essere molto bubbici per non convenire con l'autorevole .mau. quando si parla di un algoritmo. (E bisogna anche lavorare un po' con il kernel per avere tempo durante il make per aggiungere ancora un post).
Tuttavia io, che ho bisogno di raddoppiare la mia potenza di calcolo togliendomi i calzini prima di affrontare anche solo l'integrale indefinito di sin(x) dx... trovo eleganti gli algoritmi che si posso implementare bene. Ad esempio, ma qui molto dipende dal lavoro con i uP, quando un problema si risolve con potenze di 2 (cioè con degli shift di bits), sono felice e contento anche se ho un uP che fa le moltiplicazioni senza troppa fatica.

All'epoca l'UMTS avrebbe dovuto:
1) ridurre il numero di antenne necessarie per fare la rete
2) trasportare magnificamente l'IP
3) facilitare lo sviluppo di terminali

Invece
1) i bubbi costruttori (che quanto a matematica economica sono un disastro) pensavano bubbamente che con più antenne avrebbero fatto più soldi
2) l'IP non era (e non è) praticamente noto a chi sviluppava (e sviluppa) UMTS
3) lo sviluppo dei terminali è stato un incubo, con la solita soluzione di massacrare le features perché non funziona un cazz* e la scadenza è già scaduta

Cioè (con il mio solito esempio) è come se il nuovo microprocessore non fosse più performante o meno consumante ma meno pesante (fisicamente)! L'UMTS è innovativo ma sugli assi sbagliati.
Poi è chiaro che quando la batteria del mio 3330 avrà tirato le cuoia anche io comprerò un UMTS ma solo perchè una incredibile dissipazione di risorse lo avrà reso accessibile.
Il tutto con minacce (e realtà) che vanno dal WiMax fino al DVB-H. Ma se fosse stata innovazione sana queste altre soluzioni non avrebbero soluto i problemi lasciati insoluti!

P.S.: Niente google. Integrale sin(x) dx = -cos(x)+c. Ora mi rimetto i calzini e riprendo a lavorare con il mio kernel :-)