23 marzo 2006

Contraddizioni
Un pezzo di una nota organizzazione imprenditoriale ha presentato il suo rapporto sull'ICT in Italia. E' un buon lavoro, come sempre, accessibile gratuitamente con grande beneficio per i bubbi piccoli che diversamente non potrebbero disporre di un sacco di dati di mercato.
Lo stato dell'ICT 2005 nel paese delle pizze e dei mandolini è pessimo. Comunque si leggano i dati la situazione è critica anche in relazione ai ben diversi dati degli altri paesi europei.
Gli imprenditori associati criticano, tra l'altro, il fatto che la pubblica amministrazione ha ridotto molto la sua spesa IT e che molti progetti sono "sottratti" al mercato e "fatti in casa" con i pochi fondi rimasti. I poverini vorrebbero che, a fronte della crisi, lo stato comprasse IT sul mercato locale in modo da sostenere il settore.
E il liberismo? E la riduzione della spesa pubblica come modo di sostenere il mercato? Chi è che diceva che i tagli alla spesa (e alle tasse) avrebbero risolto tutti i problemi dell'industria italica?
Forse gli amici si stanno accorgendo che la politica economica OCSE-Polivo non è poi così bubbica come sembrava e vogliono assistenzialismo, commesse a prezzi fuori mercato, mega-progetti affidati agli amici della pizzeria (e non alla concorrenza cinese o europea).