15 dicembre 2006

Il pericolo della democrazia
Il bello della democrazia (per chi ci piace) sono tre:
- qualsiasi sia il sistema elettorale è sempre democratico, purché ogni tanto si voti (detto anche regola ONU);
- la democrazia non è un sistema perfetto ma è il migliore che c'è. Chi vorrebbe migliorare il sistema non-perfetto è chiamato, democraticamente, terrorista;
- fascista non è il contrario di democratico.

Va notato però che in passato democrazia ed elezioni erano sinonimi mentre oggi il sinonimo è "brogli elettorali".

Qualche giorno fa si sono chiuse le elezioni presidenziali in un paese amico dei nemici. Il presidente è stato riconfermato con il 60% dei voti da un numero di osservatori internazionali superiore al numero dei votanti, e gli oppositori? Brogli!
Figuriamoci tra le pizze dove non mi risulta che si siano mai tenute elezioni (a partire da monarchia-repubblica, prima non so) senza brogli di qualche tipo. Del resto in un posto dove "fare il furbo" vuol dire truffare è logico che chi aspira ad essere considerato onorevole sia un po' losco...

Comunque vivendo tra le tapas molte cose sono incomprensibili (e fortunatamente, indifferenti). Ad esempio non capisco perché per contare il 100% delle schede servano 12 ore mentre per contarne il 10% servono 7 mesi. Strange math!

Così la democrazia è in pericolo! Mettiamo che poi si debbano ricontare tutte, però con il nuovo ritmo. Alla fine si deve allungare la legislatura perché le schede non sono ancora state contate!
E se poi il risultato cambia? Ci sono due possibilità:
- subentra il vecchio governo senza elezioni per fare la legislatura prima;
- si rivota per la legislatura prima e non per quella nuova che va persa.

Insomma si salterebbe comunque un giro di elezioni che sono però l'asse portante della democrazia! Forse è per questo che è più corretto parlare di democratura, o forse perché la distanza tra la monarchia regnante e i bubbini è talmente grande che qualcuno si aspetta fischi e riceve fiaschi (sulla cocuzza). Troppo bubbo!