07 marzo 2007

Fino all'ultimo cent!
Ohh, finalmente si è visto come gli operatori mobili hanno gestito la morte dei costi di ricarica.

Dal punto di vista marketing direi che non hanno brillato molto, forse perché lontano dalle offerte estive e natalizie il marketing è un po' appannato.

Due cose bubbe:
- non credevo che qualcuno sano di mente si aspettasse che le formule tariffarie *nuove* fossero più economiche delle precedenti. E perché? Boh, tutti hanno attaccato un operatore che: - ha anticipato la soppressione dei costi di ricarica (di poco) - ha informato correttamente sulla gestione degli stessi - ha inviato *prima* una mail completa agli iscritti. E tutto questo perché il detto operatore ha introdotto dei *nuovi* piani tariffari che *per alcuni* sono meno convenienti.

Già, i piani tariffari sono come l'inflazione. L'effetto dipende dall'uso che ogni bubbo fa del suo telefono, così come il rincaro dei diavoletti di cartesio, sempre registrato dagli appositi enti statistici nazionali, non ha un effetto pratico su chi consuma pochi diavoletti l'anno.

- incredibili i quotidiani governativi. Beh, ne ho visto solo uno per caso e mi ha colpito. Uno degli operatori ha lavorato molto di fantasia nell'applicazione del decreto, c'è poco da dire, vincendo il premio per la bubbità tariffaria (ancora una volta). Il giornale governativo però doveva dire che, tutto sommato, tutti gli operatori si erano inchinati alla potenza ministeriale e avevano espresso meraviglia e gratitudine per un'idea tariffaria (quella di abolire i costi di ricarica) che non avevano mai avuto e che era bell e buona per il popolo tutto.
Così gli aumenti dal 20 al 26% operati dall'operatore bubbo erano "limitati".

Che pennivendoli! Dopo tutto non è tutta colpa del governo e neppure piove!

Troppo bubbo!