Una delle più divertenti e pericolose aree della confusione pseudo-scientifica che caraterizza l'attuale epoca bubba è quella dei prodotti naturali.
In generale l'idea è che i prodotti naturali non fanno male, mentre i famigerati prodotti artificiali, al contrario, fanno male. Fin qui tutto bene (e falso), ma il problema è la definizione di "prodotto naturale".
Il bubbo non sa comunque gestire concetti come "di sintesi", "instabile", "fortemente polare", "elementi transuranici" o simili. Quindi naturale vuol dire più o meno "ricavato dalle piante". Siccome le piante, salvo nel caso dei temporali, non sono moleste al bubbo ciò che si ricava dalle piante è buono e non malevolo.
Tutto sommato il bubbo è, grazie alla scienza moderna, più ignorante che nei secoli bui nei quali i veleni si ricavano appunto dalle piante.
E' anche vero che all'epoca era tutto biologico, OGM-free, senza smog e l'uomo viveva felice mangiando i dinosauri e vivendo nelle caverne.
Oggi invece è tutto un progesso.
Troppo bubbo!
In generale l'idea è che i prodotti naturali non fanno male, mentre i famigerati prodotti artificiali, al contrario, fanno male. Fin qui tutto bene (e falso), ma il problema è la definizione di "prodotto naturale".
Il bubbo non sa comunque gestire concetti come "di sintesi", "instabile", "fortemente polare", "elementi transuranici" o simili. Quindi naturale vuol dire più o meno "ricavato dalle piante". Siccome le piante, salvo nel caso dei temporali, non sono moleste al bubbo ciò che si ricava dalle piante è buono e non malevolo.
Tutto sommato il bubbo è, grazie alla scienza moderna, più ignorante che nei secoli bui nei quali i veleni si ricavano appunto dalle piante.
E' anche vero che all'epoca era tutto biologico, OGM-free, senza smog e l'uomo viveva felice mangiando i dinosauri e vivendo nelle caverne.
Oggi invece è tutto un progesso.
Troppo bubbo!
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