Come è scientificamente noto [METAFORICAMENTE ON] chi uccide il suo nemico senza poi mangiarne il cuore ed offrirne il 10% in sacrificio agli dei della vendetta assorbe i mali del nemico morto [METAFORICAMENTE OFF].
Fin qui la scienza, ma è bubbo vedere queste leggi nella realtà politica.
Così avevo apprezzato quando un bubbo, resosi conto che il suo nemico lo avrebbe stritolato, si era ritirato su una amena collinetta anziché combattere e perire come un pisacane alle termopili. Poi, quando il nemico era stato indebolito da una trattativa di potere fallita, il bubbo ha rialzato la testa per colpire chi lo aveva, di fatto, esiliato.
Il nemico del bubbo è persona cattiva e vendicativa oltre ogni limite, quindi le cautele sono necessarie, però siccome il bubbo non ha rispettato i riti ne ha assorbito uno dei mali (gli altri non li ho ancora scorti, ma ci saranno anche loro).
Lontano è il tempo in cui il nemico fresco di potere aveva avviato una totalmente inutile e complessa procedura per le """riforme""" (cioè per far fuori i partiti che non sono voluti confluire """spontaneamente""" nell'allora partitone). Tale procedura era stata strombazzata come vertice dell'acume politico, grande passo istituzionale, e via bubbeggiando.
Poi la cosa era morta per eccesso di stupidità intrinseca (e di astuzia dell'opposizione) causando grande danno politico al maramaldo.
Ora il bubbo cosa vuole fare? Perdere le elezioni (o, meglio, organizzarsi sapendo che sono perse) e poi fare una grande bubberia istituzionale che:
1) gli dia prestigio per vincere la prossima volta;
2) faccia fuori gli altri partiti che non sono voluti confluire con le buone (ventennale chiodo fisso per quel partito).
Così la malattia del nemico è passata al bubbo, con tutte le nefaste conseguenze già viste, solo per rispettare il volere degli dei della vendetta che non hanno ricevuto la loro percentuale.
Ah, dei sovrastantis bubbus pro pietate bubbinis!
Troppo bubbo!
Fin qui la scienza, ma è bubbo vedere queste leggi nella realtà politica.
Così avevo apprezzato quando un bubbo, resosi conto che il suo nemico lo avrebbe stritolato, si era ritirato su una amena collinetta anziché combattere e perire come un pisacane alle termopili. Poi, quando il nemico era stato indebolito da una trattativa di potere fallita, il bubbo ha rialzato la testa per colpire chi lo aveva, di fatto, esiliato.
Il nemico del bubbo è persona cattiva e vendicativa oltre ogni limite, quindi le cautele sono necessarie, però siccome il bubbo non ha rispettato i riti ne ha assorbito uno dei mali (gli altri non li ho ancora scorti, ma ci saranno anche loro).
Lontano è il tempo in cui il nemico fresco di potere aveva avviato una totalmente inutile e complessa procedura per le """riforme""" (cioè per far fuori i partiti che non sono voluti confluire """spontaneamente""" nell'allora partitone). Tale procedura era stata strombazzata come vertice dell'acume politico, grande passo istituzionale, e via bubbeggiando.
Poi la cosa era morta per eccesso di stupidità intrinseca (e di astuzia dell'opposizione) causando grande danno politico al maramaldo.
Ora il bubbo cosa vuole fare? Perdere le elezioni (o, meglio, organizzarsi sapendo che sono perse) e poi fare una grande bubberia istituzionale che:
1) gli dia prestigio per vincere la prossima volta;
2) faccia fuori gli altri partiti che non sono voluti confluire con le buone (ventennale chiodo fisso per quel partito).
Così la malattia del nemico è passata al bubbo, con tutte le nefaste conseguenze già viste, solo per rispettare il volere degli dei della vendetta che non hanno ricevuto la loro percentuale.
Ah, dei sovrastantis bubbus pro pietate bubbinis!
Troppo bubbo!
2 Comments:
malefico!
;)
Maleficus bubbis puniciones tienem, todos pizziolos tremarebunt!
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