Majoritas potentia bubbus gaudium! Masculinitas potentia naturae bubbitates regnum regalitates.
Qualche tempo fa mi lamentavo che i ferri da stiro oramai sono TUTTI da almeno 1800 W, con una media di 2000 W e picchi degni di una piccola fonderia intorno ai 2400 W.
Siccome il carico è resistivo (mah, vista la bubbità delle cose non ne sono neppure certo) non è come con gli altoparlanti per PC che quello da 1.5 mm di diametro è da 2 M Watt UVEPB (una volta e poi basta), qui sono proprio 2 kW che fluiscono allegri nell'impianto elettrico domestico, nella presa ossidata, nella spina stortignata dalla pressofusione bubba, nel cavo mezzobruciacchiato e arrivano felici alla bubbo-resistenza che è nella piastra.
Così credevo. In realtà:
- di mezzo c'è un turbo switch (meccanico nei ferri più economici, turbo-elettronico negli altri) che commuta sti 2 kW in modo che il consumo folle, in media, sia solo un consumo esagerato. Pì-pò-pì-pò fa lo switch, dove in pò l'assorbimento è quasi nullo e in pì è una sberla.
- lo scopo di tutta la bubberia è risparmiare acciaio e, contemporaneamente produrre vapore come se niente fosse. Credevo che i 2 kW servissero sostanzialmente per rimediare all'inerzia termica nulla della piastra fatta con poco metallo, invece credo che il problema principale sia quello di produrre vapore "al volo", senza godere dell'acqua caldina che c'è nel "vecchio" ferro da 750 W.
Ah, gli dei maligni hanno tramato contro il bubbo! La quantità di energia necessaria per far bollire al volo l'acqua è, per volere degli dei, enorme. "Dovendo" ridurre il ferro del ferro bisogna incrementare la potenza bubba.
Dal punto di vista ecologico è bene? Umm, ci vorebbero anni di calcoli per usa un approccio olistico ma sensato. Tantovale di che probabilmente no, è meglio un buon ferro di ferro da ""pochi"" watt.
Però è dal punto di vista markettaro che nasce il dubbio:
- non esiste nessun costruttore che faccia un ferro con ferro (quindi sotto il kilowattio) e lo venda ad un prezzo premium;
- per 38 € ho acquistato 36 posate grandi e 24 piccole, quindi il prezzo dell'acciaio da mettere nella piastra non è affatto enorme/sproporzionato per un ferro venduto oltre i 60 €;
- ne consegue che per il bubbo la potenza consumata dal ferro è status symbolicum!
"Bubbo 'sto ferro da 2.4 kW! Melo fai provare? Umm, chissà che belle mutante stirate" dice la bubba ammiccante della bubbicità.
Troppo bubbo!
Qualche tempo fa mi lamentavo che i ferri da stiro oramai sono TUTTI da almeno 1800 W, con una media di 2000 W e picchi degni di una piccola fonderia intorno ai 2400 W.
Siccome il carico è resistivo (mah, vista la bubbità delle cose non ne sono neppure certo) non è come con gli altoparlanti per PC che quello da 1.5 mm di diametro è da 2 M Watt UVEPB (una volta e poi basta), qui sono proprio 2 kW che fluiscono allegri nell'impianto elettrico domestico, nella presa ossidata, nella spina stortignata dalla pressofusione bubba, nel cavo mezzobruciacchiato e arrivano felici alla bubbo-resistenza che è nella piastra.
Così credevo. In realtà:
- di mezzo c'è un turbo switch (meccanico nei ferri più economici, turbo-elettronico negli altri) che commuta sti 2 kW in modo che il consumo folle, in media, sia solo un consumo esagerato. Pì-pò-pì-pò fa lo switch, dove in pò l'assorbimento è quasi nullo e in pì è una sberla.
- lo scopo di tutta la bubberia è risparmiare acciaio e, contemporaneamente produrre vapore come se niente fosse. Credevo che i 2 kW servissero sostanzialmente per rimediare all'inerzia termica nulla della piastra fatta con poco metallo, invece credo che il problema principale sia quello di produrre vapore "al volo", senza godere dell'acqua caldina che c'è nel "vecchio" ferro da 750 W.
Ah, gli dei maligni hanno tramato contro il bubbo! La quantità di energia necessaria per far bollire al volo l'acqua è, per volere degli dei, enorme. "Dovendo" ridurre il ferro del ferro bisogna incrementare la potenza bubba.
Dal punto di vista ecologico è bene? Umm, ci vorebbero anni di calcoli per usa un approccio olistico ma sensato. Tantovale di che probabilmente no, è meglio un buon ferro di ferro da ""pochi"" watt.
Però è dal punto di vista markettaro che nasce il dubbio:
- non esiste nessun costruttore che faccia un ferro con ferro (quindi sotto il kilowattio) e lo venda ad un prezzo premium;
- per 38 € ho acquistato 36 posate grandi e 24 piccole, quindi il prezzo dell'acciaio da mettere nella piastra non è affatto enorme/sproporzionato per un ferro venduto oltre i 60 €;
- ne consegue che per il bubbo la potenza consumata dal ferro è status symbolicum!
"Bubbo 'sto ferro da 2.4 kW! Melo fai provare? Umm, chissà che belle mutante stirate" dice la bubba ammiccante della bubbicità.
Troppo bubbo!
2 Comments:
secondo me non hai colto il vero problema della mancanza di ferro nel ferro da stiro. Più ferro ci metti, più pesa; più pesa, più rischi di ammazzare qualcuno tirandogli il ferro in testa.
Insomma, si cerca di ridurre il numero di omicidi.
Quello che conta è che sia di più. Più precisione nel tiro, più sicurezza, più energia dissipata. In una parola più bubbo!
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