Come è noto il premio "Eroi del cianoacrilico" viene assegnato a due distinte categorie. Una per meriti tecnici e una per meriti morali.
Quella per meriti tecnici è assegnata a chi crede che con un po' di colla buona si possa aggiustare un oggetto sempre e comunque, in barba a leggi fisiche, chimiche, meccaniche e bubbotecniche. Ad esempio:
- riparare un ingranaggio soggetto ad uno sforzo di 1000 N/nm quadrato, ruotante alla velocità della luce nel succo di pomodoro;
- restaurare al volo un vaso di epoca Ping, alto 2 m.s.l.d.m., senza che i custodi del museo se ne accorgano;
- incollare a delle lastre di ossido di bubbato dei frammenti di 2H-polibubbero estruso e poi lappato.
La categoria dei meriti morali riguarda chi si ostina, contro ogni evidenza, a tenere insieme cose che dovrebbero essere disintegrate da tempo.
Quest'anno il premio va a [NOME e COGNOME]!
Il tale ha:
- proposto dei referendum, per legge solo abbrogativi, e viene accusato di distruggere senza costruire;
- proposto delle proposte di legge, che non ne è mai passata una e mai passerà, e viene accusato di non essere propositivo;
- accusato che mancherà il sunsum cuorum, che gli articoli hanno sempre più errori di ortografia (che neppure un bubbo!), che lo [SPAZIO]virgola[SPAZIO] fa troppo schifo eppure dilaga senza ritegno, che bisognava riscrivere tutte le leggi a partire dall'Atto di Cacciata dal Paradiso Terrestre e non toccare solo due punti che poi mancano delle cose;
- accusato che, bubbamente, se uno è bubbo resta bubbo e non è la legge che rende meno bubbi ex-lege ipso facto ahora mismo sempitur aeternus;
- non si è incollato al vellutino e mille mail fasulle lo nominano dall'assessore di Bubbonia Alta al granduca del Granducato di Bubberia Bassa & dintorni limitrofi;
- unito una protesta che, se lasciata libera, poterebbe allo spargimento di frammenti in molte direzioni e a gran velocità;
ma soprattutto:
- ritardato uno scollamento già avvenuto ma che da una parte non si riesce ancora a vedere per via che è dal lato opposto.
Per cui viva il tale "Eroe del cianoacrilico"!
Troppo bubbo!
Quella per meriti tecnici è assegnata a chi crede che con un po' di colla buona si possa aggiustare un oggetto sempre e comunque, in barba a leggi fisiche, chimiche, meccaniche e bubbotecniche. Ad esempio:
- riparare un ingranaggio soggetto ad uno sforzo di 1000 N/nm quadrato, ruotante alla velocità della luce nel succo di pomodoro;
- restaurare al volo un vaso di epoca Ping, alto 2 m.s.l.d.m., senza che i custodi del museo se ne accorgano;
- incollare a delle lastre di ossido di bubbato dei frammenti di 2H-polibubbero estruso e poi lappato.
La categoria dei meriti morali riguarda chi si ostina, contro ogni evidenza, a tenere insieme cose che dovrebbero essere disintegrate da tempo.
Quest'anno il premio va a [NOME e COGNOME]!
Il tale ha:
- proposto dei referendum, per legge solo abbrogativi, e viene accusato di distruggere senza costruire;
- proposto delle proposte di legge, che non ne è mai passata una e mai passerà, e viene accusato di non essere propositivo;
- accusato che mancherà il sunsum cuorum, che gli articoli hanno sempre più errori di ortografia (che neppure un bubbo!), che lo [SPAZIO]virgola[SPAZIO] fa troppo schifo eppure dilaga senza ritegno, che bisognava riscrivere tutte le leggi a partire dall'Atto di Cacciata dal Paradiso Terrestre e non toccare solo due punti che poi mancano delle cose;
- accusato che, bubbamente, se uno è bubbo resta bubbo e non è la legge che rende meno bubbi ex-lege ipso facto ahora mismo sempitur aeternus;
- non si è incollato al vellutino e mille mail fasulle lo nominano dall'assessore di Bubbonia Alta al granduca del Granducato di Bubberia Bassa & dintorni limitrofi;
- unito una protesta che, se lasciata libera, poterebbe allo spargimento di frammenti in molte direzioni e a gran velocità;
ma soprattutto:
- ritardato uno scollamento già avvenuto ma che da una parte non si riesce ancora a vedere per via che è dal lato opposto.
Per cui viva il tale "Eroe del cianoacrilico"!
Troppo bubbo!
2 Comments:
cancellare va bene quando c'era qualcosa prima, allora è come togliere gli ultimi mobili e rimettere i vecchi che erano ancora buoni e soprattutto più comodi.
Cancellare e non lasciare nulla è un'altra cosa.
Il problema è lo strumento. La democratura si basa sull'idea che una volta che uno è rappresentato tutto è risolto, ma poi è stata soppressa la rappresentanza (un po' per legge, ma anche per le mutate condizioni dei rapporti tra caste).
Restano quindi:
1) i referendum abrogativi
2) le impossibili proposte di legge d'iniziativa popolare
3) le lettere aperte, i blog, le mail, gli appelli, i metti-la-mail per firmare, gli appunti sui tovagliolini & simili.
A riformare dovrebbero essere degli enti che sono il problema e non la soluzione.
Per questo il povero ha vinto il premio, non può essere quello che scrive, non si può neppure tenere la penna a quello che dovrebbe scrivere, non si può neppure dire a quello che dovrebbe scrivere cosa si vorrebbe che fosse scritto (i ministri non sono neppure scelti tra gli eletti, sono scelti da uno che è scelto da quelli che sono stati scelti attraverso liste bloccate dove non si può scegliere...)
Insomma ad ogni giro sembrano esserci meno strade aperte e un pio esercizio di legalese non sarebbe stato più utile o più vicino ad una soluzione.
Qui nessuno cancella realmente e nessuno scrive davvero, non sono opzioni che la democratura permette ai bubbini.
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