27 luglio 2008

Il limite
Oh, deius bontati limites poneste bubbitatis conoscentia! Justo limites gloria deis et salvetia bubbinus!

Mi ero sempre chiesto se l'ambizione del bubbo ha un limite o se gli dei hanno permesso che l'evoluzione del bubbo fosse illimitata. Il tutto riferito alla quantità di frutti di bosco che un bubbo può ingerire al giorno.

Però, contro il volere degli dei benigni, il mercato imponeva un prezzo così alto ai frutti che il bubbo non poteva comunque tentare di varcare il limiti della scienza umana.

Contrariamente ad ogni aspettativa in Pollonia non mangiano polli ma frutti di bosco. Anche qui il taggin! Ma se si chiama Pollonia perché non si ingozzano di polli? Allora dovrebbe chiamarsi Bosconia di Fruttonia o simili!

Così per pochi euro ho cercato di sfidare gli dei benigni e cosa risulta? Che talora è posto un limite che qui mi appunto.

Una quantità enorme di ribes rossum causa che la sensibilità dei denti diventi altissima (per via che sono acidi), fino a quando il dolore per ogni nuovo berry è superiore al piacere effimero che se ne ricava.

Viceversa non è dato al bubbo di sapere se c'è un limite alla quantità di lamponis idaeus perché più di una vaschetta enorme alla volta non ne ho mangiato. Ma la ricerca continuerà.

Troppo bubbo!