14 agosto 2008

Vietato passare
Mi ha un po' stupito il tono dei commenti ad un post sulla censura contro un sito di informazioni tecniche per lo scambio di files che riguarda gli utenti pizzaioli.

Non ho il tempo di fare un commento bubbo completo ma mi appunto qualche punto.

1) Chi usa internet, anche se in un paese bubbo, dovrebbe opporsi alla censura sempre e comunque. La rete dovrebbe già aver insegnato che è meglio poter accedere alle informazioni in proprio e direttamente che ricevere dei contenuti tanto professionali da professionisti pennivendoli autorizzati dal potere democraturatico di turno (casomai cambiasse).
Essere contro la censura vuole anche sapere che non tutto quello che trovo è buono, ma è più importante che lo trovi rispetto al fatto che qualcuno lo faccia sparire dicendo di farlo per il mio bene.

2) Uno stato che sceglie per conto dei suoi cittadini, senza che i cittadini possano scegliere, è fascio e quello stato lo è fino alle midolla.

3) Il modello di vendita "tradizionale" dei libri ha molti difetti bubbi:
- gli autori ricevono % irrisorie del prezzo di copertina;
- i libri sono costosi, stampati male e con grande spreco di risorse ambientali;
- tonnellate di libri finiscono al macero, il costo lo pagano tutti gli esseri viventi;
- informazioni utili allo sviluppo culturale del mondo bubbo non sono accessibili dove e come servono.
In definitiva un modello di business stantio causa danni al mondo bubbo. Perché difenderlo? Ci sono tanti altri modi di distribuire meglio le informazioni e il denaro che non con lo stupido modello attuale.

4) Molti dei contenuti sul tale sito sono leciti, altri sono patetici nel senso che sono robe distribuite male nel modo tradizionale che, con la tecnologia, sono distribuite meglio.

5) Una volta leggevo una striscia riguardo al mondo delle grosse aziende e della tecnologia bubba. Qualche volta era divertente ed esplicava bene e in modo divertente concetti complessi e trend avanzati. Salvavo la striscia con il tasto dx e le archiviavo per eventualmente farle vedere a qualche collega. Ho anche acquistato un libro cartaceo dell'autore. Poi hanno messo un sistema di "protezione" che rende scomodo salvare le strisce che non arrivano più comode comode via RSS.
Ora che le strisce sono al sicuro contro quelli che, come me, le leggevano e le diffondevano... non le leggo più e tanti saluti.
Ci sono mille altri contenuti liberi, divertenti, che posso lecitamente usare in presentazioni biz o inviare a qualche collega.

6) I contenuti liberi sono così tanti e di qualità così elevata che prima di sentire la mancanza di qualcosa di non libero passerà del tempo e magari il modello di business evoluziona.

7) Nessuno può dire di essere autore. Tutti sono più lettori di quanto scrivono, più debitori che creditori, più ricchi se l'intorno e ricco e più poveri e stupidi se l'intorno non lascia passare la comunicazione. Chiudere una frontiera ai dati renderà un po' meno autori quelli che patiscono il blocco, un po' più pronti ad applaudire il fascio di turno, un po' più irrilevanti nel mondo bubbo. Però anche gli altri sono impoveriti un pochino e hanno ragione a tentare fare segnali che, laggiù fuori, c'è dell'altro.

Troppo bubbo!