Mi appunto di una cosa triste ma che vale la pena di memorare e di questionarsi.
Sulla faccenda della TAV si sono fatti muovere tutti i media per diffondere il solito cancan che serve, che ci sono pochi che si oppongono, che tutti la vogliono, che dall'altro lato stanno solo aspettando, che non c'è la mafia e tutto. Vabbé, tutto normale e tutto falso, come deve essere.
Ci sono pochissimi che riportano i dati veri e che lasciano esplicare come stanno le cose e perché e vale la pena di ascoltarli. Oltre ai siti con mille e mille documenti e tutto c'è anche una radio che ne parla. Me non piace tanto per via della musica bubba, ma ogni tanto la ascolto per sapere le novità e comè che pensare qualcosa in tempo di democrazia finisce sempre che ti picchiano e ci sono anche belle notizie di cose belle che succedono. Ad esempio è bello che i presidi sono fatti bene perché ci hanno lavorato volontariamente quelli del posto che fa freddo e così fanno le cose bene perché faccia caldo.
Comunque parlano la lingua delle pizze, la quantità di dati è molto bassa rispetto al sitio che ha tutte le esplicazioni e così li ascolto poco. Poi ho ricliccato e sento uno che parla la lingua delle tapas. Boh, ho cliccato il link della radio delle tapas? Poi ascolto cosa dice.
Era uno dei propagandisti di ETA al lavoro.
Per me è triste perché per "smontare" le idiozie che diceva bisogna avere un sacco di informazioni e dati, cosa che è difficile che un pizzaiolo sappia e abbia. Così parlava la sua propaganda e le sue giustificazioni agli ingiustificabili assassini.
Dopo poco ho spento, tanto non vale la pena nè di ascoltare nè di cercare come esplicare perché e percomé perché è chiaro che uno che sembra tutto rivoluzionario e popolare piace a chi crede già di sapere e capire tutto.
Però mi fa triste che un canale che dà delle info buone lasci spazio a questa spazzatura. Ma è anche un segno di una condizione bubba in cui sono finiti i pizzaioli e che non sene accorgono.
Poi ho mangiato un panino buono e sono tornato contento e melo appunto perché se mi ricapita faccio lo stesso.
Troppo bubbo, ma anche un po' triste perché il panino è finito.
Sulla faccenda della TAV si sono fatti muovere tutti i media per diffondere il solito cancan che serve, che ci sono pochi che si oppongono, che tutti la vogliono, che dall'altro lato stanno solo aspettando, che non c'è la mafia e tutto. Vabbé, tutto normale e tutto falso, come deve essere.
Ci sono pochissimi che riportano i dati veri e che lasciano esplicare come stanno le cose e perché e vale la pena di ascoltarli. Oltre ai siti con mille e mille documenti e tutto c'è anche una radio che ne parla. Me non piace tanto per via della musica bubba, ma ogni tanto la ascolto per sapere le novità e comè che pensare qualcosa in tempo di democrazia finisce sempre che ti picchiano e ci sono anche belle notizie di cose belle che succedono. Ad esempio è bello che i presidi sono fatti bene perché ci hanno lavorato volontariamente quelli del posto che fa freddo e così fanno le cose bene perché faccia caldo.
Comunque parlano la lingua delle pizze, la quantità di dati è molto bassa rispetto al sitio che ha tutte le esplicazioni e così li ascolto poco. Poi ho ricliccato e sento uno che parla la lingua delle tapas. Boh, ho cliccato il link della radio delle tapas? Poi ascolto cosa dice.
Era uno dei propagandisti di ETA al lavoro.
Per me è triste perché per "smontare" le idiozie che diceva bisogna avere un sacco di informazioni e dati, cosa che è difficile che un pizzaiolo sappia e abbia. Così parlava la sua propaganda e le sue giustificazioni agli ingiustificabili assassini.
Dopo poco ho spento, tanto non vale la pena nè di ascoltare nè di cercare come esplicare perché e percomé perché è chiaro che uno che sembra tutto rivoluzionario e popolare piace a chi crede già di sapere e capire tutto.
Però mi fa triste che un canale che dà delle info buone lasci spazio a questa spazzatura. Ma è anche un segno di una condizione bubba in cui sono finiti i pizzaioli e che non sene accorgono.
Poi ho mangiato un panino buono e sono tornato contento e melo appunto perché se mi ricapita faccio lo stesso.
Troppo bubbo, ma anche un po' triste perché il panino è finito.
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