06 ottobre 2010

De bubbitatis media
Ogni tanto riflessiono sopra il fatto che ha senso riflessionare sulla bubbità (e prenderne appunti) in un mondo che è sempre più bubbo?

Spesso vedo che vorrei appuntarmi delle cose bubbe bubbamente, poi mi do conto che si dicono come se non fossero cose bubbe, e i bubbini le prendono per normali, non bubbe.

Ad esempio un po' vedevo anche i commentari a un blog che quando sono su questioni religiose varie sono bubbissimi. Un po' come se i milioni di anni da quando il primo bubbo preistorico si è chiesto, sia pure bubbamente, il senso dell'esistenza non fossero mai passati. Come se tutti i pensieri fossero nuovi, e quindi frammentari, limitati da una cultura che è scarsa ma che, da bubbo, è inferma base di traballanti pensamenti. Non è che il bubbo non abbia diritto ad opinare, ma vale la pena di chiedersi se qualcuno ha già opinato sullo stesso tema, da dove è partito e fin dove è arrivato. E questo è bubbo. Mentre per la tecnologia i bubbi si sono solo capaci di acquistare e mai di costuire, smontare, modificare e evoluzionare, quando si tratta di qualsiasi altro tema il bubbo ritiene che nessun pensamento già fatto abbia la benché minima dignità o utilità. Salvo poi ritenere che pensieri pre-pensati mediaticamente diffusi da qualche deo che ne incassa l'utile economico o politico, siano il suo originale ed unico pensamento di bubbo.

Anche nello stile bubbo (o quasi-bubbo) si vedono esempi e casi.

Mappoi mi do conto che non basta che il pensamento sia bubbo e forse neppure solo che lo stile sia un po' bubbo. Quello che sostiene il pensamento sulla bubbità è proprio che sia bubbo il punto di vista. Seppoi il mondo è bubbo, o ha uno stile bubbo, merita di essere mirato e capito lostesso, come pure se non fosse bubbo, ma che non può essere perché tutto è sempre più bubbo, anzi sempre più

Troppo bubbo!

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

"limitati da una cultura che è scarsa ma che, da bubbo, è inferma base di traballanti pensamenti. Non è che il bubbo non abbia diritto ad opinare, ma vale la pena di chiedersi se qualcuno ha già opinato sullo stesso tema, da dove è partito e fin dove è arrivato."

Eh no, se il bubbo ci chiede se c'è qualcuno che ha già opinato sullo stesso tema, da dove è partito e dove è arrivato, allora non è più bubbo!

Orientalia

6/10/10 13:46  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Hai ragione che potrebbe anche non essere più bubbo se selo chiedesse.
Ma considera che anche se il bubbo selo chiedesse poi non lo capisse comunque. Perché è bubbo!

6/10/10 15:02  
Blogger atlantropa said...

Carerrimo Bubboni,
lasciami dire questa bubberia: sulle cose dei dei i bubbi saranno sempre al punto di babele, perchè è come se uno diciesse: parliamo del sogno di questa notte, allora un bubbo dicie che c'era lui ed una bella bubba bionda tutta curve, ma allora un altro subito dicie: ma che dicii! ma se cero io inseguito da un triceratopo, che paura!, ma poi un altro bubbo dicie che sicuramente non c'è stato alicun sognio, un altro dicie che prima di esprimersi vuole la dei-finzione di sognio o notte o questa, e nel giro di pocopoco non si capiscie più un bubbo!

Quelli che hanno letto le cose del mangiatore di krauten su ciocche si può dire e ciocche no, il mistico o il funzionamento linguico sono pochi e generalmente paròlano in modo sommerso; ma non che le loro voci per quanto sommerse non contribuiscano esse meme alla babele!

Eppere sempio io bubbo memo, insistendo per dire la presente bubberia, piuttosto che contribuzionare ad illuminare la scena, fossancho di trionfale sventura, ho babelizzato pel sopra; ma tutto ciò non è forse admodum bubbo?

6/10/10 18:33  
Anonymous Anonimo said...

ahhh beh non lo avevo considerato.

(Mi inchino a Sua Bubbità)

6/10/10 18:46  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Caro bubbo atlantropa,
sei nel vero sul bubbo quando ci riflessioni in modo bubbo e cogli strumenti del bubbo e il risultato è bubbo.

Il bubbo pensa solo a se stesso (per questo il tipico pensamento del bubbo è "Quanto sono bubbo?") e dal suo unico punto di vista, quindi la cosa del sogno è bubba perché cada bubbo racconta il suo, senza neppure pensare che esistano anche altri bubbi.

Ah, de bubbitatis media evolutionis savius ragionamenti fecit. Magum consideratio in bubbitatis revelatio!

6/10/10 19:03  
Anonymous Anonimo said...

bubbus noncurantes opinionum alterum semper est! (Cicero)

7/10/10 21:13  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Citi bene Cicero. Pro-domus suias, mica altruius.

7/10/10 21:39  

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