Vedevo una mostra che sono esperti di rimediare ai mali e ai danni delle cose antiche. Infatti gli antichi non avevano le tecnologie e così facevano i dipinti e i luoghi d'arte ma, tutti ignoranti comerano, cera poi l'acqua e le infiltrazioni, il legno selo mangiavano i tarli, i colori con l'uovo poi puzzavano e tante cose oggi vanno rimediate e corrette perché una volta non erano capaci.
Credo che, di già che ci sono, anche i dipinti li corregono abbastanza, dato che una volta si perdevano un po' con la storia e la pseudoscienza, sempre perché erano tutti ignoranti, non come oggi che lo sappiamo tutto.
E, tra quelli dei legni d'orati e i vetri vetrati, cerano anche quelli dei libri antichi. Così ho preso il deplian per capirlo poi con calma a casa.
Tra le cose bubbe già mi dicevo quello dei bibliotecari, che sono tutti contenti quando hanno messo su Internet non il libro, ma quelle linee che chiamano 'collocazione'. Come se non gli importasse del contenuto del libro, ma solo di che numero ha, se è rilegato così o cosà e tutto quello che non è assolutamente il contenuto. Infatti con 'ricerca' non intendono 'tutti i libri dove cè la parola bubbo', ma 'tutti i libri del tale anno rilegati in pellina di bubbucca dorata'.
Nel caso dei libri antichi è uguale a come mi ero capito ma ancora di più.
Così c'è tutta una descrizione della copertina, fatta bene (umm, forse copiata dagli antichi) ma fatta come se non esistesse la fotografia che però hanno messo subito sotto. E tutta la riproduzione ultra calibrata e classificata dei libri del marchese di Bubbazia sulla cucina del tartufo in 200 volumi ma senza riportare il testo di nessuno. Un po' è giusto perché 200 volumi per dire che il tartufo si mangia crudo difficilmente hanno un contenuto molto appassionante. Ma un po' fa capire un modo di considerare gli antichi che è bubbo perché è una strana via di mezzo tra il modo antico senza tecnologie e quello moderno però senza capire nulla delle tecnologie che oramai ci sono. Il tutto mescolato alla cultura degli antichi che tuttora perdura e all'alba dell'ignoranza profonda che caratterizza il moderno laureato.
Tanto meditavo anche perché continuo a non trovare il commentario che tanto era diffuso nel medioevo, nonstante un gent.mmo comm.re mi abbia spedito un magnifico link a una massa di volumi sterminata, come già mi ero appuntato.
Memoro che ci sono una trentina di copie nel mondo, ma siccome gli antichi avevano il brutto vizio di fare i disegnini nelle pagine i contemporanei fanno riproduzioni da 30-40 euro dei disegnini e non si curano del testo!
Sembra di vedere gli antichi che mentre il papà, dopo essere stato tutto il giorno in cima alla scala a raccogliere pomodori, tutto medioevale si leggeva qualche pagina del Commentarius in Apocalypsin prima di cena, mentre i pampini antichi volevano vedere le figure incuranti delle complesse questioni teologiche che il testo affrontava e che tanto dilettavano l'umile contadino.
Ora non è che leggere il testo in latino antico permetta di capire qualcosa di più che selo leggessi in qualsiasi lingua contemporanea, però è iniquo non trovare il pdf di un libro che era così diffuso pochi secoli fa.
Ma ben più che il testo antico cheppoi è oggi solo archiviato o fotocopiato per le figure, quello che vale davvero, che splende come luce nelle tenebra dell'ignoranza sono i testi perduti. Ahh, ci fossero mille libri antichi ma quello che vale di più è quello perduto! Un po' come quel quadro nuovo (quanta bubbità nella parola 'nuovo'!) del vecchio Bruegel che tanto piace, che siccome non si sapeva che cera ora ne sono tutti contenti.
Allora anchio, tutto bubbo, ho voluto farmi imparare delle cose dagli antichi e dai moderni.
Ho scritto un post, ma non uno dei soliti post di bubberie, un post bello, con tutto spiegato, dove di fanno i nomi e non i soliti [NOMI]. Di mille cose di parla e tutto si spiega, come una summaria sistesys della profondità del ragionamento bubboniano. Poi lo mandato ad essere perduto per sempre nella potenza bubba del fuoco inceneritore. Così il mitico post è andato perduto.
E ora per sempre si parlerà di questo post, che tutto spiegava perché tutto era stato capito. Chi ha sparato per primo? Quanti colpi di stato ha perso e a vinto la famigerata democrazia? Come si elimina la fame dal mondo in meno di 15 giorni? Come si può avere un mondo meno bubbo a misura di bubbo? Come si evita che i bubbini siano rompipall*? Come si fa che i laureati non siano analfabeti?
Tutto cera scritto e spiegato bene ma il fuoco lo ha cancellato per sempre.
E ora per i secoli si avrà nostalgia di quel mitico post e quando i lunatici verranno a vedere i ruderi che poi i nucleari e i chimici hanno distrutto tutto, ritroveranno l'anelito dell'umanità per il mitico post che li avrebbe salvati dall'autodistuzione e, sempre i lunatici, proveranno la stessa volontà disperata di cercare il mitico post perché mille e mille post ci potranno essere in circolazione ma solo uno era così bubbo da essere troppo,
Troppo bubbo!
Credo che, di già che ci sono, anche i dipinti li corregono abbastanza, dato che una volta si perdevano un po' con la storia e la pseudoscienza, sempre perché erano tutti ignoranti, non come oggi che lo sappiamo tutto.
E, tra quelli dei legni d'orati e i vetri vetrati, cerano anche quelli dei libri antichi. Così ho preso il deplian per capirlo poi con calma a casa.
Tra le cose bubbe già mi dicevo quello dei bibliotecari, che sono tutti contenti quando hanno messo su Internet non il libro, ma quelle linee che chiamano 'collocazione'. Come se non gli importasse del contenuto del libro, ma solo di che numero ha, se è rilegato così o cosà e tutto quello che non è assolutamente il contenuto. Infatti con 'ricerca' non intendono 'tutti i libri dove cè la parola bubbo', ma 'tutti i libri del tale anno rilegati in pellina di bubbucca dorata'.
Nel caso dei libri antichi è uguale a come mi ero capito ma ancora di più.
Così c'è tutta una descrizione della copertina, fatta bene (umm, forse copiata dagli antichi) ma fatta come se non esistesse la fotografia che però hanno messo subito sotto. E tutta la riproduzione ultra calibrata e classificata dei libri del marchese di Bubbazia sulla cucina del tartufo in 200 volumi ma senza riportare il testo di nessuno. Un po' è giusto perché 200 volumi per dire che il tartufo si mangia crudo difficilmente hanno un contenuto molto appassionante. Ma un po' fa capire un modo di considerare gli antichi che è bubbo perché è una strana via di mezzo tra il modo antico senza tecnologie e quello moderno però senza capire nulla delle tecnologie che oramai ci sono. Il tutto mescolato alla cultura degli antichi che tuttora perdura e all'alba dell'ignoranza profonda che caratterizza il moderno laureato.
Tanto meditavo anche perché continuo a non trovare il commentario che tanto era diffuso nel medioevo, nonstante un gent.mmo comm.re mi abbia spedito un magnifico link a una massa di volumi sterminata, come già mi ero appuntato.
Memoro che ci sono una trentina di copie nel mondo, ma siccome gli antichi avevano il brutto vizio di fare i disegnini nelle pagine i contemporanei fanno riproduzioni da 30-40 euro dei disegnini e non si curano del testo!
Sembra di vedere gli antichi che mentre il papà, dopo essere stato tutto il giorno in cima alla scala a raccogliere pomodori, tutto medioevale si leggeva qualche pagina del Commentarius in Apocalypsin prima di cena, mentre i pampini antichi volevano vedere le figure incuranti delle complesse questioni teologiche che il testo affrontava e che tanto dilettavano l'umile contadino.
Ora non è che leggere il testo in latino antico permetta di capire qualcosa di più che selo leggessi in qualsiasi lingua contemporanea, però è iniquo non trovare il pdf di un libro che era così diffuso pochi secoli fa.
Ma ben più che il testo antico cheppoi è oggi solo archiviato o fotocopiato per le figure, quello che vale davvero, che splende come luce nelle tenebra dell'ignoranza sono i testi perduti. Ahh, ci fossero mille libri antichi ma quello che vale di più è quello perduto! Un po' come quel quadro nuovo (quanta bubbità nella parola 'nuovo'!) del vecchio Bruegel che tanto piace, che siccome non si sapeva che cera ora ne sono tutti contenti.
Allora anchio, tutto bubbo, ho voluto farmi imparare delle cose dagli antichi e dai moderni.
Ho scritto un post, ma non uno dei soliti post di bubberie, un post bello, con tutto spiegato, dove di fanno i nomi e non i soliti [NOMI]. Di mille cose di parla e tutto si spiega, come una summaria sistesys della profondità del ragionamento bubboniano. Poi lo mandato ad essere perduto per sempre nella potenza bubba del fuoco inceneritore. Così il mitico post è andato perduto.
E ora per sempre si parlerà di questo post, che tutto spiegava perché tutto era stato capito. Chi ha sparato per primo? Quanti colpi di stato ha perso e a vinto la famigerata democrazia? Come si elimina la fame dal mondo in meno di 15 giorni? Come si può avere un mondo meno bubbo a misura di bubbo? Come si evita che i bubbini siano rompipall*? Come si fa che i laureati non siano analfabeti?
Tutto cera scritto e spiegato bene ma il fuoco lo ha cancellato per sempre.
E ora per i secoli si avrà nostalgia di quel mitico post e quando i lunatici verranno a vedere i ruderi che poi i nucleari e i chimici hanno distrutto tutto, ritroveranno l'anelito dell'umanità per il mitico post che li avrebbe salvati dall'autodistuzione e, sempre i lunatici, proveranno la stessa volontà disperata di cercare il mitico post perché mille e mille post ci potranno essere in circolazione ma solo uno era così bubbo da essere troppo,
Troppo bubbo!
4 Comments:
il dio di internet ti ha punito per la superbia, un post che spiega tutto!? e poi che gusto c'è ad arrabbiarsi se va tutto bene?
Il mitico post perduto rispondeva anche a questa domanda, ovviamente.
Bè, però chissà quanti bubbi ogni giorno - vuoi nell'atto di commentariare altre bubberie, vuoi in quello di postarne un discreto quantitativo iniziale - dopo tanta bubba fatica per comporre il rispettivo bubbogircomerico, spingono tronfi e bubbi l'opportuno bottoncino che lo consegnerà alla gloria aeterna internautica che dura dieci minuti, ma poi l'hostatore hostile dàun errore, dopo di che, nonostante l'opportuna premuta (con l'opportuna fretta del caso) dell'opportuna freccia, agnoscesi spaventosissima finisterra bianca.
Ecco, nompensi che almeno uno di codesti bubbi non abbia pensato alla sua personale tragoedia come ad il mitico post perduto, da rimpiangersi più della ricetta del fuocogreco o del sibbemolle del tale trombettajo?
PS: emmagari ciàrraggione, chè se come si ripete senza capire quello che si dice la scimmietta puote comporre un oshakespeare di pura stokastika digitazionale, magari anche un bubbo potrebbe un dì aver stokastikamente reflexionato nei memi termini del mitico post perduto bubboniano...
Carissimo bubbo, figurati un po' che il tuo bel commentario stava per finire nello spam!
Ma poteva il commento al mitico post perduto essere perduto? Beh, perso per perso...
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