Due cose bubbe, meglio annotarle prima che siano tutte così.
- Ho ripreso uno dei periodici gratuiti che una volta mi sembrava il migliore della sua razza, sia pure con la dovuta bubbità. E' davvero notevole quanto sia peggiorato. Intanto la pubblicità è praticamente solo locale (quindi pagano poco) ed è precentualmente tanta ma su poche pagine complessive (quindi girano pochissimi soldi) poi ogni pagina cè uno che la scrive (presumibilmente un sottostagista o simili) e sono tutte miserrime tracopiature di roba che cenè la rete piena.
Poi cera anche il commentatore ospite che se invitano Bubboni sarebbe così meglio che poi gli mandano i vaglia anche se il giornale è gratuito tanto gliene sono grati di non vedere più simili bubberie.
Mentre qualche anno fa questi periodici avevano poi tirato tutti gli altri che mettono queste fine notizie di poche linee senza senso (che tanto quelli grossi dicevano che non ne avrebbero avuto concorrenza e invece sono, come previsto, tutti cambiati a causa della concorrenza non solo economica ma soprattutto "culturale") ora quelli gratuiti sembrano essere riusciti nell'ardita impresa di peggiorare ancora un po'.
Credo che il prossimo passaggio sia forzatamente la versione elettronica. Infatti per ora permane l'indubbio pregio di servire abbastanza bene per la lavatura dei vetri e la raccolta delle bucce di patata.
- L'altro che mi volevo appuntare è che sono andato al supermercato che fanno dei piccoli lavori. Hanno aggiunto nuovi disegni sui pacchetti e cambiato lo stile di qualche corsia in modo che sembri ancora più misero e per poveri di prima. Melo noto perché una volta i supermercati dei gianduiotti non erano così ma, con i limiti, ben più fighetti perché erano copiati da quelli dei mangiatori di formaggi.
Non so ancora sela strategia di avere clienti poveri e/o impoveriti nongli viene ancora o se il mercato è tanto che ci sono i ricchi e i poveri ma si vedono bei paradossi.
Vendevano un termometro per la temperatura del vino a tipo 15 euro e il vino a 0,49 al litro. E tante cose care e tutte come se fossero raffinate e fatte dai nanetti del bosco e altre bubbe come se fossero per i poveri che trovano caro anche il latte scremato ma che si vegognano o non ci piace il cibo dei bidoni che pure cè sempre qualcuno chelo cerca.
Troppo bubbo!
- Ho ripreso uno dei periodici gratuiti che una volta mi sembrava il migliore della sua razza, sia pure con la dovuta bubbità. E' davvero notevole quanto sia peggiorato. Intanto la pubblicità è praticamente solo locale (quindi pagano poco) ed è precentualmente tanta ma su poche pagine complessive (quindi girano pochissimi soldi) poi ogni pagina cè uno che la scrive (presumibilmente un sottostagista o simili) e sono tutte miserrime tracopiature di roba che cenè la rete piena.
Poi cera anche il commentatore ospite che se invitano Bubboni sarebbe così meglio che poi gli mandano i vaglia anche se il giornale è gratuito tanto gliene sono grati di non vedere più simili bubberie.
Mentre qualche anno fa questi periodici avevano poi tirato tutti gli altri che mettono queste fine notizie di poche linee senza senso (che tanto quelli grossi dicevano che non ne avrebbero avuto concorrenza e invece sono, come previsto, tutti cambiati a causa della concorrenza non solo economica ma soprattutto "culturale") ora quelli gratuiti sembrano essere riusciti nell'ardita impresa di peggiorare ancora un po'.
Credo che il prossimo passaggio sia forzatamente la versione elettronica. Infatti per ora permane l'indubbio pregio di servire abbastanza bene per la lavatura dei vetri e la raccolta delle bucce di patata.
- L'altro che mi volevo appuntare è che sono andato al supermercato che fanno dei piccoli lavori. Hanno aggiunto nuovi disegni sui pacchetti e cambiato lo stile di qualche corsia in modo che sembri ancora più misero e per poveri di prima. Melo noto perché una volta i supermercati dei gianduiotti non erano così ma, con i limiti, ben più fighetti perché erano copiati da quelli dei mangiatori di formaggi.
Non so ancora sela strategia di avere clienti poveri e/o impoveriti nongli viene ancora o se il mercato è tanto che ci sono i ricchi e i poveri ma si vedono bei paradossi.
Vendevano un termometro per la temperatura del vino a tipo 15 euro e il vino a 0,49 al litro. E tante cose care e tutte come se fossero raffinate e fatte dai nanetti del bosco e altre bubbe come se fossero per i poveri che trovano caro anche il latte scremato ma che si vegognano o non ci piace il cibo dei bidoni che pure cè sempre qualcuno chelo cerca.
Troppo bubbo!
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