07 ottobre 2010

La gestione dell'orrore
Una cosa bubba del mondo moderno è che l'orrore quotidiano va accuratamente gestito. E la cosa bubba è che è uno dei punti più chiari della totale confusione mentale dei bubbi che vorrebbero le mitiche e misteriose notizie obiettive.

Nella vita degli antichi non è che uno non rischiava di vedere o vivere qualcosa di terribile, anzi. Ma la cosa non era gestita con cura, era a casaccio oppure perché uno andava a vedere e a cercare.

Invece ora l'orrore, quale che sia, è parte di una gestione professionale e bubba, spesso gestita come rito di devozione al deo denaro, spesso parte di quella strategia che si parla di bubberie per nascondere i veri problemi, quelli che hanno dei veri responsabili.

Così non si deve dire degli incidenti d'auto, che già sene vendono poche, soprattutto ora che non serve riportare sempre le marche estere come coinvolte nei pochi casi che passano alla stampa (comera una volta).
Non si deve assolutamente dire di quelli che sono uccisi mentre cercano di entrare nella fortezza europe*, anche perché sono ammazzati troppo spesso dall'allegra congrega tutta democratica e di popolo.
Non si dice dei suicidi perché altrimenti tutti, sempre senza chiedersi se la malattia dei singoli si situi nella bubbità della massa e non nell'individualismo dei singoli.

Ma si può pompare il caso del mostro, perché è sicuro: niente società, niente governi, niente europ*, niente critica al denaro. Il pazzo è solo, è colpa sua, è un tema ottimo che non dà fastidio a nessuno, nessuno scontenta e tutti interessa.

Così il mostro è solo una parte del sistema, a riprova che un sistema democraturatico è a suo agio con pazzi, corrotti e mostri ma è in seria difficoltà con normoragionanti, onesti e profeti.

Così, ancora una volta, quello che sembra male e mostruoso è ricondotto al bene e all'utile. E ancora una volta non resta che appuntarsi che è bubbo, anzi

Troppo bubbo!