21 dicembre 2010

Di poche parole
Diceva un bubbo che ogni tre bubbi pizzaioli uno conosce benebene circa 300 parole e, continuava il bubbo, che negli anni antichi era anche così ma un programma tivù che si chiamava "non è mai troppo tardi" tolse i bubbi dal semianalfabetismo in cui si trovavano e tutti ne ebbero benificio.

Effettivamente se tanti bubbi conoscono poche parole significa soprattutto che il blabla dei politicanti è bubbissimo e stupidissimo, quindi sarebbe bene che i pizzaioli rimediassero quanto prima. La insegnanza europe* non può che aggravare la cosa, magari sono laureati ma sempre 300 parole conoscono e i politicanti lo sanno.

Io di mio metto un'idea per questa nobile causa che è questa. Non capisco quello della tivù, che non ho, ma se avevano evoluzionato imparando la lingua con "non è mai troppo tardi" bisognerebbe riprendere questa cosa, anche se gli antichi non avevano le nostre moderne capacità e intelligenza bubba. Quindi si potrebbe fare alla tivù "La madre degli imbecilli" per l'educazione sessuale, "Sopra la panca" per l'ecologia, "Ogniuno è re a casa sua" per l'educazione alla cittadinanza, "Cera una volta" per la storia patria, "Impara larte" per quello dei quadri, ecc. con le più utili insegnanze per il bubbo moderno.

Mappoi mi chiedevo quante parole conosco. Ho provato a contarle con le dita ma dopo una ventina già mi confondo coi numeri. Mappoi ho riflessionato che non importa. Che uno sappia le parole o no non è quello, basta che sele inventi per espressarsi bene. Quello che conta è però avere qualcosa da voler espressare prima di avere le parole per dirlo cheppoi si mettono.

Troppo bubbo!

2 Comments:

Blogger atlantropa said...

Ma: e se per un bubbo qualunque avere qualcosa da espressare fosse possibile solo avendo le parole per espressarla?, infondo è questo che si diceva in appendice di un famoso libro, no?

Non che non sia ottimamente bubbo, da parte di chi è bubbo, pensare che tutti i bubbi sono come lui; epperò Bubboni non è bubbo come tutti gli altri, ma per definizione il più bubbo dei bubbi; percui magari nonèddetto che ciò che lui puote agevolmente, come l'inventanzia di nuovi idiomi, lo possa pure il bubbo qualunque presuddetto.

21/12/10 18:36  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Beh, se uno ha pensato qualcosa poi come espressarlo lo trova, tanto del pensamento del bubbo comunque non si capisce nulla.
Massè non avere le parole impedisse di pensarlo (e non solo di espressarlo) allora sarebbe difficile esplicare al bubbo che gli mancano le parole per dei pensieri che non ha e che magari gli farebbero anche male alla testa.

Un po' come quando si chiedeva ai bubbi di pensare un colore che non esisteva, solo per un bubbo cada tre pizzaioli.

21/12/10 18:51  

Posta un commento

<< Home