03 novembre 2011

Bubbitatis misterius prioritas
Miravo che, dice la stampa delle pizze sempre bene informata e utile, i bubbi chiedono in banca cosa fare coi soldi e anche il periodico lo esplica.

Quello che lo esplicano, per non smentire l'utilità, è talmente scontato che non vale la pena di appuntarselo. Qualsiasi articolo deve dire le stesse bubberie e, comè ovvio, le dice.

Ma quello che i bubbi chiamano in banca non riesco benebene a capirlo. Cioè è bubbo, ma cosa prevale?
1) La totale confusione mentale asseguito della paura dei poveri che raccolgono dalla spazzatura che impide di ragionare come un membro dignitoso del tecnicamente chiamato "parco buoi"? (buoi da mungere, vale la pena di aggiungere che i tecnici alle volte non sono chiari)
2) L'ignoranza politico-economicistica più profonda, quella che non permette di capire il neoliberismo e chi ci perde sempre e chi ci guadagna sempre;
3) Checché ne pensi il bubbo la banca è una società con uno scopo preciso. Ma il bubbo non lo capisce qualè e come si realizza?
4) Prevale l'idea che in un mondo di numeri di conto e bonus selvaggi sulla vendita di prodotti vergognosi, proprio a te vengono a dare informazioni che, se corrette e diffuse, causerebbero la fine della banca issofacto?
5) La mancanza di trarre insegnanza dal passato?

Insomma non mi è chiaro non tanto se è plausibile che i bubbi chiedano alla banca se chiudere i loro conti e portare i soldi a qualche altra banca o compare presunti beni di presunto valore ma cosa prevale nella mente del bubbo per comportarsi da bubbo, anzi da


Troppo bubbo!