22 dicembre 2011

Signus impressioni
Mentre i pampini cantano i numeri e tutti i media aspettano che appaia il grasso, volevo appuntarmi di due cose che ho visto alle pizze e alle tapas che sono distinte, nella ricerca dei segni di una globalizzazione imprefetta e disomogeneizzata.

- Una delle cose che più hanno evidenziato la bubbità e il falsume dei periodici ma generici delle pizze è stato quando hanno messo la lista dei ministri ma senza dire chi erano e chi li aveva messi li e perché. Ci sono voluti diversi giorni prima che la stampa ma non generica ne esplicasse la provenienza che nel caso dei "nuovi" e dei "tecnici" è sempre molto eloquente, anche se tutto non si può dire a causa di quello della libertà di espressarsi, ma cera da dire.
Mi ha fatto piacere vedere che tra le tapas appena uscita la lista i media, ma anche un po' di tutti i padroni, hanno messo le fotine e il commentario essenziale per capire perché sono li, a fare cosa e chi ne è il rispettivo padrone.

- Invece una cosa bubba è quello del periodico ma delle pizze dei soldi. In passato, e in rassegna cè tutti i giorni, era una fonte per quello dei soldi. E' divertente vederlo quando ci sono notizie che non sono i soldi perché di tutti ricava il punto di vista dei soldi, ma nel suo genere è anche utile. Su quello delle leggi invece ora hanno scritto una montagna di bubberie usando una tecnica consolidata per la generazione delle stesse. Hanno pigliato il comunicato stampa e hanno aggiunto o cambiato gli aggettivi, senza mai leggere il testo vero. Così il commentario è come quello delle guide turistiche quando non vanno nei posti: tanti aggettivi e nessuna informazione utile se ci vai davvero.
E il bello è che siccome cè quello della crisi e della disperazione economica il tale periodico vende un sacco, anche se non può dare, su alcuni temi, informazioni utili, sensate o appenaappena professionali.

E bubbo che patiscano che il mercato non funziona e premia chi nonselo merita, ma non possono dirlo inquanto media, anzi è

Troppo bubbo!