22 maggio 2012

Alegher
Quello che, per la teoria dei libri, la felicità è essenziale per il crescimento economico sembra una cosa bubba quanto evidente, ma di quelle cheppoi tutto è nel dettaglio, altrimenti tutti si lagnano.

Melo esplico. Se uno è tutto bubbo perché si aspetta chelo licenzino è difficile che compri, chessò, una nuova serie di diavoletti di cartesio. Temendo di poi non guadagnare per un po' tenderà a farsi bastare i diavoletti appena usurati che ha a casa e li sostituirà solo quando effettivamente indispensabile.
Però così spende di meno e dopo e ne conseguono tutte le miserie che esplica la propaganda liberista.

Se invece si aspetta un aumento ma di stipendio allora magari anche fa un prestito per comprare dei nuovi diavoletti e di quelli più sofisticati, che meglio espressano il suo status sociale, sempre secondo quello che gli imparato la pubblicità e con tutte le conseguenze belle cheppoi siccome spende allora guadagna ancora di più e compra altri diavoletti e tutto.

La felicità, e ancora più la prospettiva di felicità futura, è quindi essenziale per il crescimento economico, secondo la profezia che sia autoavvera. Lo stesso per il contrario che se uno prevede il diastro poi ha ragione lostesso.

Fin qui la teoria.

Poi uno accende il cervello e si dà conto che misura, limiti, escarsezza di risorse e tutto vanno considerati e bene. Altrimenti salterebbe fuori un cretino che fa finta di non vedere la crisis financiera o uno che vorrebbe una sua agenzia di previsioni, priva di qualsiasi autorevolezza (come le altre, peraltro), che tenta di "aiutare" il futuro in modo interessato e spudorato. Spuh! Spuh!

Però è bello che quello che doveva sapere di economia ha introdotto nelle pizze, che già stavano male di loro, il concetto di paura, in modo esteso, forte, profondo e anche presso le caste più alte.
Peccato che non si possa poi ricordare perché sarebbe da studiare per gli effetti devastanti sull'economia e sulla società ma nessuno che lo possa fare lo farà o lo dirà mai. Per paura.

Troppo bubbo!