27 novembre 2012

In printis comunicatio
Nell'antichità, quando la rete non era che tutti ci sono e che non si può trovare chi non cè, mi divertivo ognitanto a mirare come si diffondeva. Tipo quando e come cambiarono le comunicazioni con i caponi (che erano mediate dalle segretarie che ora sono mediate lostesso ma in altro modo), quando vari tipi di azienda e di aspettative di quelli che allora erano clienti e ora sono sudditi teminali del sistema informativo che è diventata l'azienda istessa.

Ma non avevo mai mirato benebene alle editoriali e pensavo che, grossomodo, si fossero adattate alla rete come tutti, a suon di nasate ed ex-mortis directori causam. Però ho un progetto editoriale e così sono andato a mirare i siti delle editoriali per vedere come contattarli.

Sono da notare due cose
1) la situazione non è omogenea e questo è insolito che nei settori un po' si muovono tutti uguali ma qui no;
2) alcuni sono completamente incapaci di gestire che la rete esiste.

Melo spiego
1) chi non riceve mail da sconosciuti che gli mandano le cose da pubblicare, chi riceve le mail ma solo in certi mesi che altrimenti non riescono a leggerle, chi non prende mail ma solo il form, chi non vuole allegati, chi vuole solo le cose stampate ma sulla carta e chi non vuole assolutamente le cose stampate ma sulla carta.
2) i migliori supplicano i autori di mirare il catalogo: il ragionamento che vorrebbero che facesse il bubbo autore è che se un editoriale non ha MAI pubblicato un solo libro di, chessò poesie, perché è specializzata in cataloghi di diavoletti di cartesio allora il bubbo autore non dovrebbe spedire le sue poesie giusto a loro. Come se uno, perquanto bubbo, non sapesse che tanti hanno abbandonato la redditizzia stampa dei cataloghi di diavoletti di catertesio giusto perché commozzionati da un inedito libro di poesie inviato da un autore sconosciuto!
Altri appunto mettono che prendono le mail solo in alcuni mesi, e mi pare un modo onesto e serio, altri dicono chiaro che non accettano mail da sconosciuti.
Ma quelli che sia non mettono mail e form senza dire chiaro perché e quelli che prendono tutto senza limiti e regole mi sa che non hanno capito che la rete esiste che mille bubbi scribani sono in agguato H24.

Quanto al mio progetto (che non riguarda la stampa dei miei noti e pluripremiati libri che non ho ancora scritto approfittando che i libri dei premi non li ha mai letti nessuno) ho già ricevuto due mail di risposta!
Segno che ho colpito nel segno e che un povero bubbo si è messo li a scrivere una mail di rifiuto solo per me. Inoltre le mail erano solo per dire che non gli interessava il mio progetto che gli esplicavo ma nulla dicevano per rifiutare anche quelli che potrebbero venirmi in mente in futuro. E forse questo è il segno che quello editoriale è un settore bubbo, anzi

Troppo bubbo!