22 maggio 2013

In matri lengua
Non ho mai parlato la lingua madre. La capisco, anche molto più di quello che dice, ma non la parlo. Qualche anno fa ho scoperto che la posso leggere, ma come forse mi ero già appuntato, in un modo strano. Quando leggo in un'altra lingua vedo i segnetti e li capisco, bubbamente, come parola o concetto ma quando leggo nella lingua madre devo passare dai segnetti al suono ed è quello che ha un senso che lo capisco. Un po' il contrario della lingua dei disegnini che capisco il disegnino ma senza che corrisponda ad un suono perché il suono non lo so.

Comuque posso leggere speditamente i testi nella lingua madre e mi piace anche per via di quelle frasi ispecifiche che esprimono sensi e sentimenti che non esistono nelle altre lingue (da non dimenticare che tutte le lingue del mondo sono, in realtà, dialetti o imbarbarimenti della lingua madre anche seppoi non ho mai capito bene perché).

Ma i testi liberi nella lingua che parla mia mamma sono pochi (e anche che mi piaccia leggere) e allora volevo comprare dei libri ma di carta ma che costassero poco che poi magari non mi piacevano. Solo che avevo paura di andare nella libreria (ma fatta come se fosse un posto che ci si entra, non un sitio) un po' perché ho paura di tagliarmi le ditina con i fogli di carta, quello che i libri di carta si aprono solo in un senso ma che cambia a seconda della lingua e del secolo che sono rilegati e mi confondo e soprattutto perché non potevo chiedere in latino bubboniano un libro ma scritto nella lingua madre che poi sembra che non lo possa leggere e quello dei libri poi non meli vende!

Allora sono andato a quello che mettono tanti libri, si paga li ingresso, ma io non lo pagavo inquanto bubbo, e tutti quelli che parlano sono approvati dal Partito che gli spetta di avere gli amici che rubano i soldi degli ingressi e di quelli dei libri.

E ho trovato dei librini piccoli ma nella lingua madre e a 1 euro e allora li ho comprati, ma cinque poi non avevo più i soldi. E alla bubba non ho detto nulla così non si è accorta che non so parlare che poi magari non mi dava i librini.

Così sono contento anche se non ho più tempo di dire quello che mettono tanti libri ma poi magari melo appunto poi che ora leggo i librini.

Alé tròp bubb!