02 maggio 2013

Reflessio propagandi
Mi chiedo quanto sia forte la propaganda pizzaiola notando che nei pochi contatti che ho ingiro si nota come tutto il ragionamento politico sia dato per assunto.

Come se sene fosse già parlato per ore e ore mentre la realtà è che la TV neha parlato e basta (e solo a chi ha la TV che non sono io).

A questo punto potrebbe restare il muro della realtà contro cui le vite, prima che la propaganda, si schiantano se non fosse che la propaganda proprio della lterazione della realtà si occupa.

Ma cosa resta ai pizzaioli?
Può non partire il saccheggio più selvaggio?
Può non proseguire sempre più rapida la deindustrializzazione?

Non esiste il benché minimo indicatore che poi sono tutti ricchi o che lo stato smette di essere selvaggio e assassino.

E' il classico volano di chi sta per fallire ma non sene dà conto. O di chi sene dà conto e arraffa quello che può perché sa perfettamente quello che succede già e che dopo poco si capisce anche da fuori.

Una volta avrei pensato che non potesse essere così, ma ora due sono i pilastri per i pizzaioli:
- non cè alternativa;
- non cè futuro a cui bisogna rispondere.

Troppo bubbo!