24 maggio 2016

Quello delle ceste
Perquanto mi aspetti una motivazione bubba non riesco a capire quello dell'apertura delle ceste. Partendo dalli nizio sarebbe che una società ha fatto un gioco ma sui telefonini. Il gioco è davvero coerente con l'intorno tecnologico e sociale, come se ci avesse pensato ma uno furbo, e quindi ha un successo anche economico grandissimo.

Infatti il gioco è gratuito e uno può giocare finché vuole senza pagare mai nulla. Chi paga inoltre non lo fa per acquistare una probabilità di vincita come nel gioco definito "di azzardo per imbecilli & ignoranti". Chi paga compra delle gemme con cui compra delle ceste. Le ceste contengono delle carte e delle monete ma doro. Così con le carte si può giocare ma più forti e tutto, anche se non basta avere le carte per vincere e tutto.

Ma il punto che Bubboni non ha chiaro è quello dei video.
Milioni giocano senza spendere ma taluni che fanno professionalmente i video o che vorrebbero allora comprano ma con i soldi tante gemme con cui comprano tante casse e poi fanno un video che le aprono e vedono che carte trovano.

Questi video che aprono le ceste hanno un successo enorme. Più gente li ha visti che film famosi come "Prendi il bubbo e vieni via" o "Il ritorno dei bubbi che cantano", solo per dirne due tra i più famosi e visti ma meno dei video che aprono le ceste.

Allora il punto bubbo è:
- li guardano perché vorrebbero spendere tanti soldi ma non li spendono perché sono poveri?
- perché vogliono vedere se quello del video video perde/vince trovando carte belle nelle ceste?
- perché vogliono preparasi al gioco? ma nei video delle ceste nessuno attualmente gioca, aprono solo le ceste
- o perché sono bubbi?

Per ora una sola ipotesi mi pare scientificamente corretta.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -