18 giugno 2016

Un cambio di fato
Mi chiedevo se tutti i discorsi sulla planificazione del tempo di vita si addensavano perché comunque, anche se al momento immortale, anche il Bubboni potrebbe finalmente mirare i fiori dalla parte delle radici. (alle volte l'itagnolo è davvero ambiguo).

Ma invece mido' conto che no, non è questo.
Leggevo un libro che dice che il tempo di vita di una società ma grossa prima era 50 anni e ora è 12.
Ma anche della conferencia che si domandavano se sei ancora vivo ma nel 2050 allora come.

No, non è nulla di pesonale, ma è che pervia della avanzata riduzione di diffusione della religione (e per via di come le religioni cambiano in questo momento) e dell'avanzare della pseudoscienza anche in ambito filosofico.

Tutti sanno che è possibile, avendoci i soldi, aggiungere anni alla propria vita ocché le statistiche stabiliscono come investire, se ti assicurano, se ti fanno i presiti, sessei morto prima di aver finito di vivere o se ti danno le medicine ma care.

Il fato non è più indipendente financo dagli dei ma immerso nella melma liberista e pseudoscientifica fino al collo.

Ancora una volta aveva ragione il poeta che si lagnava della scomparsa dei dei antiqui, ma tuttavia non sapevo che anche il fato era peggio che sparito, era cambiato.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -