15 gennaio 2017

Bubbus news
Con tutte le bubberie sono rimasto indietro. Dovrei proprio ottenere una pensione dagli enti e occuparmi a tempo pieno solo dell'analisi della società bubba ma oraora non ho tempo di chiederla.

Intanto una bubberia mi pare ma obbligatoria perché anche chila commenta dice bubberie in un frattale di confusione logica che merita fossanche solo un appunto ma del Bubboni.

Cè debate sopra quello delle notizie false e la prensa e tutto.

I punti bubbi che dovrebbero orientare il debate e che non ci sono sono:
- critico i nani del pensamento, ma del passato, sulle cui spalle io gigante, ma del futuro, cerco di ergermi senza cadere (per colpa loro) perché prima di dire due menate i passati esplicavano ma tutto un sistema logico, un lessico, tutto un coso di pensamento e tutto come se dovessero convincere qualcuno di quello che dicevano. Oggi non si usa, uno spara le sue menate ma subito, senza preoccuparsi tanto che unaltro cambi di opinione è improbabile e nessuno a tempo di leggersi tutti i giri logici a supporto di quella che tanto è indiscutibile inquanto premessa dalle magiche parole "secondo me".
Però questo di non costruire più il castello logico ha delle sanzioni, così vari punti anche giusti di susseguono ma a casaccio, senza capire più chi è causa e chi è effetto. Per cui il grosso dei commentari su quello delle false notizie non serve e non arriva al punto dato che scambiare una causa per un effetto o viceversa poi scombina tutto il pensamento.
- lo scopo del pensamento sulle notizie non è neutro e non dipende da quello che succede alle notizie. Vuoi dire contro il comico? Vuoi criticare il nemico del giorno (populisti, falsi invalidi o statali che siano)? Non sei abbastanza furbo per mettere insieme un ragionamento acuto su censura e rete e non hai la moralità di uno dei eroi del tema? E allora ecco che due menate sulle false notizie vanno bene, purché ogni passaggio sia solo accennato e scombinato quel tanto che basta a non fare il passatista della censura o il futuro dell'autoregolamentazione sulla base della reputazione.
- mido' conto che è sempre sbagliato criticare delle cose perchè sono sprechi o danni. La malvagità è riflessa in uno specchio e nulla si distrugge. Allora se i periodisti sono 'gnoranti e privi di etica sono dei danni ma anche dei vantaggi da coltivare con impegno. Non cè male o bene come sostanze che non possono esistere nello stesso luogo e tempo, ci sono due lati dello specchio. Puoi scegliere da che parte stare ma il solo scegliere di occupare un lato non nega minimamente l'esistenza dell'altro. Allora una prensa che fa oggettivamente schifo è uno strumento fantastico per i malvagi, che vale la pena di costruire con pazienza e impegno. Qualcuno che non ha capito il gioco e che dà una mano si troverà sempre, ma è raro che un non serva planificare un risultato che a uni non piace e altri piace.
- quello della coerenza è sempre buono. Non può esserci un sistema fortemente individualsita con pezzi fortemente collettivisti o al contrario. E la coerenza non è solo concettuale, ma anche di mezzo e di tempo. Allora oggi cè la massima facilità di diffondere notizie e la massima richiesta di averne ma allora non cè da li un supporto per avere rilevanza o qualità, anzi la coerenza porta esattamente a diffondere spazzattura. (perché qui non cè scritto ma non ho tempo di appuntarmelo).

 Allora non è una falsa notizia che tutto è bubbo, anzi

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -