21 aprile 2006

La ricerca difficile
Continuo a leggere di grossi bubbi (o presunti tali) che non credono nella mobile-TV. Se gli operatori non faranno troppi errori tariffari e d'offerta credo che il DVB-H supererà presto "the chasm", ma noto anche che i bubbi grossi si girano i pollici.

Come mercato leader (parlo del paese dei mandolini) bisognerebbe lavorare sodo sui punti da migliorare, ad esempio display e batterie. Tuttavia non c'è nessuna ricerca nazionale su queste cose, troppo complesse e difficili per dei bubbini laureati a forza di CEPU o per vecchi bubbi che vorrebbero solo gestire i megatrends senza capirci nulla.

Eppure c'è chi fa ricerca, ma lavora su cose su cui sarebbe meglio non lavorare.
Da qui nascono le offerte megaincasinate degli operatori mobili, le applicazioni che richiederebbero il manuale d'uso tanto sono astruse, i concept per servizi tombali (= che si usano una sola volta nella vita).

Va anche osservato come i bubbi che si dedicano ad impastoiare delle tecnologie innovative:
1) non colgono l'innovazione. Non sono loro a progettare uno stadio di ricezione che a -80 dB va benissimo e non capiscono cosa è cambiato rispetto ad un televisore che maneggia segnali a +3 dB;
2) disprezzano chi mette insieme HW, SW e ioni per risolvere i veri problemi e fare un passo avanti, blaterando che l'HW è commodity;
3) non capiscono che un paese che passa dalla Perottina al non avere un'industria nazionale in nessun settore chiave è messo male. E se lo capiscono preferiscono far finta di niente per non evidenziare la propria incapacità.

Molto bubbico, criticare chi fa quello che non si sa fare dicendo che vale poco e aspettando che il lavoro sia finito!