19 dicembre 2006

In Giapponi - I treni
E' banale appuntarsi che i treni sono puntuali o che se un treno deve partire alle 12, vuol dire che parte alle 12:00:00 e non genericamente dopo le 12.

Tuttavia questi fatti mi hanno dato da pensare:
- vagono numerati in sequenza a partire da 1
- numero del vagone e la posizione della porta d'ingresso è indicata sulla banchina
- chiarissima indicazione su display e a bordo treno di quali sono i vagoni prenotati e quali non prenotati
- tutti i posti orientati nel senso di marcia, ma si possono girare i sedili e fare un gruppo da 4
- ho visto tre bambini (dai 4 agli 8 anni) viaggiare non accompagnati e che hanno giocato tutto il tempo tra di loro senza molestare nessuno e senza essere molestati
- bevande vendure in treno allo stesso prezzo che in stazione
- il bigliettaio che si inchina e si scusa per dover controllare i biglietti quando entra nella carrozza
- orario dei treni distribuito gratuitamente in stazione
- display a bordo treno che annunciano la sequenza delle fermate
- nome e numero del treno indicato nella prenotazione e sui display

E' come se qualche bubbo avesse PENSATO prima di mettere il treno sulle rotaie, come se il servizio ferroviario fosse gestito da bubbi INTELLIGENTI, come se la libertà di movimento dipendesse dal ragionamento e non fosse soppressa dalla bubberia.

Mi fa quasi paura pensare che possa esistere un servizio ferroviario così bubbo. Non avevo mai ben considerato come i treni puntuali possono determinare un livello di utilizzazione del materiale rotabile altissimo.

Ma non è forse più bubbo quando il treno si ferma a qualche centinaio di metri dalla stazione e uno può quasi visualizzare il dialogo in cabina di """controllo""":
- Oh, è arrivato un treno!
- Da dove?
- Boh?
(3 minuti dopo)
- Chiede di entrare in stazione!
- Vabbé
- Che binari ci sono liberi?
- Boh?
(5 minuti dopo)
- Il binario 10 è libero
- Ah, allora mandiamolo li

E il treno riparte. E tutti i giorni la scena si ripete senza portare mai a prevedere cosa succederà.

Uno degli esempi più lampanti del caos imperante in è il fatto che i vagoni non sono nè numerati nè ordinari in modo consecutivo a partire da 1, dove l'1 è vicino alla locomotiva.
Oppure quando vedi che nei treni di recente """progettazione""" metà dei sedili sono avvitati contromano, il pavimento non può essere mai pulito con attrezzi meccanici diversi dal pennellino da pittore (che raramente viene usato...), i vagoni sono numerati a caso con la prima classe sparpagliata tra testa e coda, i bagni possono essere manutenuti solo da un team di idraulici a tempo pieno, quando il treno è in movimento non c'è un solo elemento d'arredo che non sbatacchi, ecc. ecc. Un treno bubbo!