16 febbraio 2007

Ma cosa compri?
Ieri passando vicino ad un punto di addensamento dei bubbi ho visto due gruppetti. In uno un bubbo diceva: "L'ho pagato 1000 euri!" e tutt i bubbi vicini dicevano (come dicono i bubbi, cioè gridavano): "E' poco! 1000 è poco!". L'altro gruppetto diceva (sempre bubbamente): "E' caro! 1000 è caro!".

Fin qui niente di strano, tuttavia sarebbe assurdo per un conoscitore di bubbi chiedere COSA era stato pagato 1000 euri. Notoriamente ai bubbi non interessano i fatti per fare una bella discussione o un bel commento. Anche alcuni negoziatori bubbi fanno così quando contrattano uno sconto o stabiliscono un margine in %, senza capirne bene l'impatto in valore assoluto o viceversa.

Così non mi ha stupito troppo vedere la solita mail contro i supposti privilegi dei parlamentari. Solita lista più o meno corretta di spese pagate, soldi, rimborsi anche per amici e parenti, ecc. e l'invito a diffondere via mail la lista che i media tradizionali censurano.

Che bubberie!

1) Non ha senso lamentarsi dei costi senza considerare i ricavi! Il problema dell'attuale monarchia non è quanto costa ma cosa produce per quel costo! Se ci fossero dei politici anziché dei politicanti quelle cifre potrebbero essere un ottimo investimento! Il problema è che l'attuale monarchia è cara perché non fa nulla di utile, si fa scrivere le leggi più importanti dagli stagisti dell'OCSE e via di nefandezze.

2) I pennivendoli non censurano la lista! Un tratto essenziale del carattere del pennivendolo è la pigrizia. Controllare se i membri della monarchia hanno davvero francobolli illimitati comunque costa più fatica di quanto possa fare un pennivendolo, quindi se non viene presentato un libro che ha fatto il controllo non viene pubblicato nulla.

Quindi la lista non va diffusa con quel commento che dovrebbe ispirare non all'odio quanto all'invidia verso i reali. Ma, al solito, non si può pretendere nulla da un bubbo.

"E' caro! E' caro! E caro!"