25 aprile 2007

Cambio climatico
Oggi tra le tapas piove. Una volta si sarebbe detto che c'era brutto tempo, ma oramai quando piove nessuno pensa che sia "brutto" vista la carenza d'acqua. Ci si è arrivati poco alla volta, nessuno si ricorda come era prima e nessuno vuole sapere come sarà dopo.

La libertà si è consumata così, come l'atmosfera. E' facile lamentarsene ma se non ci fosse quel poco che rimane sarebbe tutto più difficile, dato che una volta persa l'attuale individualismo non permetterebbe più di riaverla.

Non è vero che ci si adatta al cambio climatico, un po' come i dinosauri si soffoca, ma non tutti insieme o con grandi clamori. Un po' di copyright, un po' di padroni dei giornali, le tv, qualche causa legale, qualche omissione di controllo, qualche allenza, la perenne ricerca dell'appoggio dell'ultimo monarca assoluto, la paura, le necessità della guerra, la lista unica, la scheda pre-votata, l'ordine pubblico, le botte ai no-global, i colpevoli condonati, il segreto di stato, la difesa della razza, la TAV, il nucleare, e via, l'atmosfera si consuma come la fascia di ozono.

Anche in questo caso i pennivendoli dicono che il clima non è cambiato. Era già così prima, non è nulla di nuovo, ci si adatta, chi non si adatta muore! E' vero, era già così con i fasci ma allora non c'era vita!

Troppo bubbo!