Come tutti quelli che si stancano a volare su lunghe distanze anche Bubbo Bubboni usa l'aero quindi spero che i bubbi malefici la smettano di usare armi improprie, come gli aerei, o proprie, come le armi vendute dalla EU, per i loro loschi fini assassini.
Anche perché la sicurezza degli aereoporti, che per via della censura è meglio non commentare e non esplicare, è comunque basata sui casi passati e quindi è più un modo di chiamare una tassa che il modo di offrire una garanzia di sicurezza.
Siccome negli anni '60 (se non sbaglio data, altrimenti è lo stesso) un bubbo cattivo aveva messo una bomba nella borsa della moglie per intascare i soldi dell'assicurazione sulla morte della stessa... oggi (quando si ricordano, comunque solo su voli lunghi e non al telecheckin...) ti chiedono se qualcuno ti ha dato qualcosa da portare in volo.
Siccome gli inglesi hanno sgominato una (finta? non sono mai sicuro di come sia finita) trama basata su bombe ai liquidini... oggi non si possono portare le mozzarelle nel bagaglio a mano (con il loro pericolosissimo siero).
[altri esempi potrebbero essere censurati, ma ci sono]
Quindi una richiesta ai bubbi malefici:
Cari bubbazzi assassini, il prossimo attentato non basatelo sui cellulari o sui PC ma su i classici pampini rompicazz* che si trovano su qualunque aereo diretto o partente dal paese delle pizze. Tanto vi pescano prima che possiate fare dei danni però, chissà... magari ne ricaviamo tutti qualcosa di buono...
E' l'unica speranza, oltre ai tappi per le orecchie che ho sempre con me, dato che la bubberia aereospaziale fa si che i pampini rompicazz* siano gestiti nel modo più idiota che si possa immaginare. Quindi salgono prima e scendono dopo in modo da rimanere nel luogo più scomodo il più a lungo possibile, sono mescolati con i passeggeri anziché essere concentrati in coda e via bubbeggiando. Magari un po' di raggi-ics...
Troppo bubbo!
Anche perché la sicurezza degli aereoporti, che per via della censura è meglio non commentare e non esplicare, è comunque basata sui casi passati e quindi è più un modo di chiamare una tassa che il modo di offrire una garanzia di sicurezza.
Siccome negli anni '60 (se non sbaglio data, altrimenti è lo stesso) un bubbo cattivo aveva messo una bomba nella borsa della moglie per intascare i soldi dell'assicurazione sulla morte della stessa... oggi (quando si ricordano, comunque solo su voli lunghi e non al telecheckin...) ti chiedono se qualcuno ti ha dato qualcosa da portare in volo.
Siccome gli inglesi hanno sgominato una (finta? non sono mai sicuro di come sia finita) trama basata su bombe ai liquidini... oggi non si possono portare le mozzarelle nel bagaglio a mano (con il loro pericolosissimo siero).
[altri esempi potrebbero essere censurati, ma ci sono]
Quindi una richiesta ai bubbi malefici:
Cari bubbazzi assassini, il prossimo attentato non basatelo sui cellulari o sui PC ma su i classici pampini rompicazz* che si trovano su qualunque aereo diretto o partente dal paese delle pizze. Tanto vi pescano prima che possiate fare dei danni però, chissà... magari ne ricaviamo tutti qualcosa di buono...
E' l'unica speranza, oltre ai tappi per le orecchie che ho sempre con me, dato che la bubberia aereospaziale fa si che i pampini rompicazz* siano gestiti nel modo più idiota che si possa immaginare. Quindi salgono prima e scendono dopo in modo da rimanere nel luogo più scomodo il più a lungo possibile, sono mescolati con i passeggeri anziché essere concentrati in coda e via bubbeggiando. Magari un po' di raggi-ics...
Troppo bubbo!
2 Comments:
al telecheckin no, ma ad Oslo alla macchinetta automatica me l'hanno chiesto, se qualcuno mi aveva dato qualcosa.
Ah, ebbravi! Sono più sicuri del solito.
Anche se forse nessuno considerebbe come "qualcuno" un proprio familiare, sia pure beneficiario di assicurazione...
Nel paese dei sombreri è già un paio di volte che infilano qualcosa di maligno nel bagaglio a mano di ignari passeggeri (che poi finiscono rapidamente e facilmente in gattabuia). Anche in questo caso il passeggero non può dire che ha ricevuto qualcosa da qualcuno ma perché non lo sa.
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