E' comodo lavorare di notte, la rete è libera, le macchine sono li a fare poco o nulla, il freschetto arriva allegro dalla finestra aperta, i siti si aggiornano automaticamente, le transazioni si completano, insomma c'è una bella vita.
Poi ci sono delle volte in cui vedi dei bei dati, ad esempio tre giorni fa c'è stato il pagamento delle tasse pizzaiole e nella notte è fluito un tesoretto nelle capienti tasche della monarchia. Così ancora una volta i bubbini hanno riconfermato la loro fiducia verso la casa regnante e i sui curiosi modi di far circolare il denaro.
Anche ieri c'erano dati interessanti. I forum agitati per trovare le famose tracce dell'esame di bubbità. Chissà a cosa serve sapere le tracce alle 2 am anche considerando che le domande sono, indipendentemente dal testo, facilitate per bubbi. Comunque, almeno fino a quando l'euroburocrazia non si deciderà a dare sto diplomino all'atto dell'iscrizione, c'è un gran cercare di tracce.
Mi ha colpito un post, chissà forse spiritoso, forse serio ma comunque bubbo. Secondo una bubba nella home page dell'"Ente monarchico per la distrubuzione dei pezzi di carta" mettono degli indizi ad uso degli studenti più intelligenti circa quali saranno i temi.
Tutto sommato è bella l'idea autenticamente mafiosa e italiota che qualcuno possa fare una bubberia del genere. Ok, potrebbe essere stato postato per scherzo, ma non basta. Serve una sottocultura in cui tale evento è, se non vero, perlomeno verosimile.
Ma su un particolare casca l'asino (sempre da considerare quando si parla di titolifici): il reggente dell'ente monarchico ha detto, dimostrato, spiegato ed evidenziato che di Internet non ne capisce nulla ed è contento così. Non l'hanno fasciato di denaro perché è un mago dell'HTML e della seminazione di indizi. E' li per altri motivi e più nobili opere.
Possibile che i bubbini pensino che a tutti interessi la rete o che tutti la considerino un mezzo per dire bubberie agli studenti più intelligenti? La monarchia non apprezza la rete, non gli serve per prendere voti o per ancorarsi alla sedia. Al più se ne possono ricavare soldi, ma non poi tanti.
Quindi basta con la rete cheppoi i censuratori si affaticano.
Troppo bubbo!
Poi ci sono delle volte in cui vedi dei bei dati, ad esempio tre giorni fa c'è stato il pagamento delle tasse pizzaiole e nella notte è fluito un tesoretto nelle capienti tasche della monarchia. Così ancora una volta i bubbini hanno riconfermato la loro fiducia verso la casa regnante e i sui curiosi modi di far circolare il denaro.
Anche ieri c'erano dati interessanti. I forum agitati per trovare le famose tracce dell'esame di bubbità. Chissà a cosa serve sapere le tracce alle 2 am anche considerando che le domande sono, indipendentemente dal testo, facilitate per bubbi. Comunque, almeno fino a quando l'euroburocrazia non si deciderà a dare sto diplomino all'atto dell'iscrizione, c'è un gran cercare di tracce.
Mi ha colpito un post, chissà forse spiritoso, forse serio ma comunque bubbo. Secondo una bubba nella home page dell'"Ente monarchico per la distrubuzione dei pezzi di carta" mettono degli indizi ad uso degli studenti più intelligenti circa quali saranno i temi.
Tutto sommato è bella l'idea autenticamente mafiosa e italiota che qualcuno possa fare una bubberia del genere. Ok, potrebbe essere stato postato per scherzo, ma non basta. Serve una sottocultura in cui tale evento è, se non vero, perlomeno verosimile.
Ma su un particolare casca l'asino (sempre da considerare quando si parla di titolifici): il reggente dell'ente monarchico ha detto, dimostrato, spiegato ed evidenziato che di Internet non ne capisce nulla ed è contento così. Non l'hanno fasciato di denaro perché è un mago dell'HTML e della seminazione di indizi. E' li per altri motivi e più nobili opere.
Possibile che i bubbini pensino che a tutti interessi la rete o che tutti la considerino un mezzo per dire bubberie agli studenti più intelligenti? La monarchia non apprezza la rete, non gli serve per prendere voti o per ancorarsi alla sedia. Al più se ne possono ricavare soldi, ma non poi tanti.
Quindi basta con la rete cheppoi i censuratori si affaticano.
Troppo bubbo!
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