13 giugno 2007

Ancora sul famoso architetto
Della bubbità del famoso architetto non si finirebbe mai di fare esempi, ma è bene che mi appunti anche il perché della situazione e un'idea ottimista di soluzione attraverso l'esperienza.

1) Perché il famoso architetto è bubbo? Perché, sentendosi inferiore, necessita di affermare la propria esistenza attraverso costruzioni disarmoniche rispetto all'ambiente circostante.

Mentre gli antichi architetti, spesso anonimi, esprimevano la loro grandezza con costruzioni che si armonizzavano bene con l'ambiente il famoso architetto, con nome e cognome e coordinate bancarie, deve far sì che la sua cazzat* sia ben evidente. Ad esempio se una zona ha case di due piani il famoso architetto farà una torre di 20 piani (che, tra l'altro, è sempre anti-ecologica proprio per ribadire la rottura con l'ambiente da tutti i punti di vista). Se una zona è di mattoni il famoso architetto dipinge tutto di verde pisello e così via.

2) Soluzione esperienziale contro le costruzioni grosse. Questa soluzione può sembrare strana siccome sono contro ogni violenza, tuttavia credo che, con un piccolo aiuto, anche il bubbo possa imparare dall'esperienza. Nel caso che il famoso architetto progetti un non-luogo di grosse dimensioni (es. aereoporto, auditorium), prima della costruzione, dopo il solito concorso di bubbi in cui vince l'idea più bubba, si stende sul terreno destinato ad essere straziato un cordino che rappresenta il perimetro dell'edificio in scala 1:1.

Quindi si lega il famoso architetto mani e piedi, in modo che lo stesso formi una specie di palla.

A questo punto un bubbo di grosse dimensioni sospinge a calci la palla-famoso-archittetto dall'ingresso fino al punto più remoto. In questo modo si simula il fatto che un bubbino anziano si muova con una valigia nel non-luogo.

Quindi di slega l'architetto che, edotto dall'esperienza e sapendo che a costruzione finita si ripete l'esperimento, può farsi venire qualche idea circa l'organizzazione degli spazi, la presenza di scale da tutte le parti, ecc.

Troppo bubbo!