03 luglio 2007

Percezione del mondo
Gli antichi si chiedevano se la percezione del mondo dipendeva dai sensi o dalle parole per descrivere le cose, ecc. ecc.

Oggi la percezione del mondo dipende dalla TiVi e dai motori di ricerca, infatti ambo le tecnologie possono far sparire e apparire idee, notizie e dati in base alle necessità del reame e della relativa censura.

Sui motori di ricerca c'è da dire che mi sembrano sempre più inadatti a gestire una rete che invecchia, dove le cose si ammassano in una dimensione di tempo che prima non esisteva.

Ad esempio cercavo di risolvere un problema con FreeBSD e uno switch KVM. Switcchando si perde o il cursore e/o la ruotina di scorrimento verticale. Il motivo *vero* è che il driver PS/2 è un po' semplificato e non gestisce bene gli eventuali errori di protocollo che saltano fuori quando si commuta. Per GNU/Linux c'è una patch e per FreeBSD non è ancora stata scritta/portata.

Cercando sui forum viene fuori di tutto ma nessuna soluzione:
1) Problemi legati alle versioni preistoriche di FreeBSD, di X, di KVM e relative soluzioni e configurazioni relative a versioni di tutto antichissime
2) Problemi e workaround relativi a specificissimi KVM e mouse che però i bubbini credono siano generali
3) Inviti a cambiare mouse, KVM o tecnologia (PS/2-USB-seriale)
4) Modifiche ai flag hardware (risolvono in parte il problema di commutazione ma si perde la ruotina)
5) Modifiche al codice inutili o già incorporate anni fa nel codice
6) Modifiche che funzionano solo su qualche flavour che però i bubbini considerano generali
7) Inviti a non commutare verso sistemi a pagamento
8) Consigli inutili o sbagliati
9) Richieste di inviare file di configurazione o di log non relazionati al problema
10) "Lo risolverei in due minuti riscrivendo il driver PS/2... ma ora non ho tempo di farlo". Ebbravo il bubbo, magari se ti impari il C fai anche prima.

Il tutto attraveso messaggi ripetuti diecine di volte su forum uguali ospitati da diversi siti, dati antichi confusi con quelli moderni, indicazioni errate ma non filtrabili o cancellabili.

Ma di tutti quelli che meno mi piacciono sono quelli che invitano a buttare il proprio HW in favore di altro che dovrebe funzionare. Il pregio dei S.O. liberi è che si può capire perché una cosa non funziona, basta essere in grado di leggere il codice, quindi, in generale, non c'è bisogno di produrre spazzatura elettronica per risolversi un problema.

Anche i bubbini del software libero del resto sono, in gran numero, consumatori e non produttori e quindi tendono tristemente a risolvere i problemi con i soldi (e le risorse non rinnovabili) anziché con la testa. E' un segno di successo (numerico) dei sistemi liberi, pero è

Troppo bubbo!