20 ottobre 2007

Bubberie approvate
Un governo bubbo, noto per l'amore per la censura e la protezione forzata dei bubbini da se stessi (quando i bubbini vorrebbero essere protetti dal medesimo governo bubbo), si prepara per imporre la registrazione dei blog e dei siti inquanto dannosi per la lobby dei media & dei pennivendoli.

Forse è la prima misura pro-Internet presa da codesto governo!

Se qualche bubbino non usa Internet per delocalizzarsi al di fuori dello stato bubbo va punito per limitatezza tecnico-telecomunicazionista, così come si appresta a fare quel governo.

E' un po' come se uno volesse vendere alcolici in una nazione dove non si può. Basta emigrare dato che non si può cambiare governo quando vige il maggioritario, la monarchia o la democratura.

La storia di quel paese è basata sull'emigrazione e sui relativi soldi spediti in patria, non certo sul rispetto dei diritti civili o sulla libertà di espressione. E' una giovane democratura, storicamente più vicina al manganello e all'olio di ricino che all'idea che la democrazia:
1) si basa anche sulla tolleranza di idee diverse dalle proprie (ammesso di averne);
2) si basa su una certa fiducia riconosciuta ai bubbini (che non sono necessariamente tutti stronz* pallonari).

Si può forse condannare chi si basa sulla propria historia e vuole esiliare almeno le idee se non le persone? Ovviamente no.

Troppo bubbo!

P.S.: Questo blog non so in che nazione si trova (ho scelto di metterlo proprio su un sito .com perché temevo già la legge bubba) ed è già censurato bubbamente. Però non so se dovrò scrivere in qualche altra lingua per non incorrere nelle ire del governo bubbo. Intanto scrivo bubbamente, con un sacco di errori. Poi vedremo se passare all'ingles o all'espagnol. Mi preoccupa che questa lingua sia usata in poche nazioni e quindi il governo bubbo possa ritenere che una solenne bubberia scritta qui sia in qualche misura di sua fascio-censuratrice competenza.