22 ottobre 2007

Il contorno
La mostra in corso di antichi libri è davvero bella (metto il link tanto poi scade e qui ci mettono i bubbi nudi).

A parte il solito codice del noto bubbo (che se anche scriveva dritto non si capiva nulla lo stesso) o le varie prime edizioni o i catechismi a fumetti per gli indii (cheppoi serviranno per i bubbini scolastici obbligatori) ci sono due cartelli pubblicitari bubbissimi.

Si pubblicizzano delle pubblicazioni a dispense settimanali con le biografie di bubbi famosi, una, e con non mi ricordo cosa, l'altra.

I cartelli si leggono perfettamente però chissà che ne è del contesto. I bubbi dotti sapranno come si acquistavano le dispense? Uno tornava a casa e trovava appeso un cartello? Eppoi dove andava? C'erano le edicole o i libri li vendeva il cartolaio? O magari un bubbo che passava di casa in casa, come una volta facevano per i fiori? O si andava alla posta e si mettevano i soldi nella busta? Boh?

Quello che mi diverte è che anche da fermo si viaggia. Nel tempo però. Così oggi tutti possono immaginare un bubbo che posta eppoi domani si chiedono, ma da dove postava il bubbo antico? Dettava le bubberie o premeva i tastini? E mangiava mentre postava?

Troppo bubbo (essere il bubbo antico)!