21 gennaio 2010

Contraddicionis aparenthia
Talora può sembrare che la riflessione che si fa sul particolari manifestazioni della bubbità sia contraddittoria e quindi erronea. E' un errore perché se il bubbo è bubbo può anche essere contraddittorio, ma sempre bubbo resta.

Questo mi serve per poi (ma non oggi) riflessionare sull'insegnanza della matematica (ma potrebbe anche essere di altre materie) che è un po' che ci penso dopo che lo diceva l'altro blog che ora non ho il link, ma lo diceva.

Prendiamo un bubbo con il SUV, che sarebbero quei macchinoni enormi, lenti, inquinantissimi e bubbi. Il bubbo chelo compra spesso parte dall'idea di essere più protetto dagli altri che non lo tamponano e ammazzano anche i pampini rompipall* che alleva sui sedili posteriori, cerca di isolarsi dalla furia dei lavavetri, dal germe assassino che potrebbe vagare nell'aere perso, dalla buca stradale che ha messo il comune bancarottiere perché costava meno dell'asfalto, ecc. E', nella visione del bubbo, una bolla di bubbacciao e ferroplastica che isola e difende dalle bestie che vagano assetate di sangue e soldi nella quotidiana giungla urbana. Può non essere blindato, come quelli dei reali, ma ci si avvicina per quanto può il denaro del bubbo mediocre.

Ecchecivuole il bubbo nella bolla corazzata? Un cellulare millestandard (uno si fa per dire, cada pampino avrà almeno il suo personale, ovviamente) con plano dati e tutto per essere sempre collegato e parlare con tutti gli """amici"""! Oltre al contattatore satellitare sembre in contatto e tutto.

Isolamento e connessione sembrano contradditori quanto individualismo e conformismo ma non lo sono. E se anche diabolicamente pare che la contraddizion che nol consente il bubbo sì che lo consente.

Troppo bubbo!