07 settembre 2010

Di quello che sene parla
Alle volte questo che cè la libertà di pensare ma non si può mai dire rende complicato poi capirsi, ma tanto è sempre complicato e mai cisi capisce!

Volevo però dire di questo che tutti gridano e li cacciano e poi tutti si scusano che l'ospite ha diritto di parlare più e meglio di tutti gli altri. E che gridano SOLO al partito tale e non agli altri, e perché essendo il partito dei buoni li lasciano gridare che gli altri li picchiano e tutte le bubberie.

Non sono certo bubberie nuove. In questo sbagliano grassamente molti dei commentari che opinano che questo blabla che ascoltare e invitare e tutto è buono e chi non lo permette è cattivo sia una cosa di adesso. Personalmente mi viene detto da anni, adirittura da prima che i fasci uscissero dalle fogne ed era uno degli argomenti che usavano per dire che poi non era tutto democratico se loro non potevano mai partecipare alle cose a volto scoperto.

Inutile vedere nel merito di questa volta, che cambia poco dalla precedente e dalla prossima, per riflessionare sul cosa manca al "ragionamento" dei bubbi:

1) La Democrazia non è che tutti parlano. Non è che tutti parlano a turno, non è neppure che i turni sono tutti uguali. Sarebbe che quelli documentatamente collusi con la mafia non parlano e quelli che esprimono in concreto dei valori parlano tutti i giorni (non solo quello prima e quello dopo). L'alternanza di eroi dell'antimafia e di mafiosi non è affatto democratica.

2) Ma è diffusa l'idea che l'informazione sia malandata, manipolata, ecc. oppure no? Io sostengono l'autorità del pensamento del bubbo che sovrasta fatti e notizie che tanto non capisce, ma gli altri forse dovrebbero documentarsi dalle fonti dirette e non dalla stampa gestita per poi dire le cose proprio su Internet che permetterebbe di accedere alle informazioni.

Vero che questo stesso tipo di "ragionamenti", come mi dicevo, lo sento quanto cera ancora che chi criticava erano tutti pagati dai russi perché poi li avrebbero risparmiati all'invasione. Che sarebbe poi prima di Internet e il discorso era lostesso.

3) La politica è calcizzata. E' il più grosso contributo dato alla politica dal tale. Sei con la mia squadra o sei contro? Se sei pro la squadra non si discute, tantomeno in pubblico. Si ama, non si rompe le scatole segnalandone i difetti. Al più si segnalano i difetti degli altri, ma lì poi non vai perché picchiano, eh? Ok, mappoi uno accende il cervello e dovrebbe riuscire ad elevarsi oltre questa melma finto-logica.

4) Già l'avevo appuntato che le primarie servono a far giocare i bubbini, però non è il caso di tirare il giocattolo in testa agli altri bambini!

Troppo bubbo!