Due cose mi chiedevo della propaganda corrente.
1) devo scrivere una lettera indignata a Bubboni. Infatti, nonostante si fosse ripromesso di non farlo, senza darsi conto ha letto qualche pezzo di un articolo di quel bevitore di the che lo traducono sulla buona rivista delle pizze. Il bubbo, già comparso in diversi post della prestigiosa serie "Capire un cazz*" è un poveretto ignorantissimo di qualsiasi legge della termodinamica, principi della fisica, della chimica o della biologia che scrive una rubrica sulla vita etica tutto risparmio delle risorse e ambiente. Uno di quelli che, dall'alto di non aver mai capito nulla che solo sembri scientifico, spiegano che un megamacchinone euro x è molto meglio di una bicicletta euro x-1 fatta con martello e incudine. Il Bubboni ha così letto che il nucleare e gli OGM hanno futuro e che chi non ci piace si deve rassegnare, sempre parlando di vita etica, eh. Ora per gli OGM basta non permettere brevettarli eppoi vediamo quanto interessa produrli perché gli affamati o i ricchi sene nutrano, quale che arriva prima. Ma sul nucleare è interessante quello del futuro. L'idea della nuova campagna globale è centrata tutta sul fatto che il nucleare ha ed è futuro. E' interessante che questo sia il tema che più patiscono gli interessati perché la dice lunga sul bubbo e sulle sue paure. Nella società precaria anche la tecnologia si vorrebe che avesse un futuro, che non fosse destinata a morire per mancanza di soldi o di stupidi minerali che qualche schiavo non riesce più a trovare a vari chilometri sottoterra.
Mami chiedo se il bubbo della vita etica lo pagano direttamente per propagandare esattamente il messaggio globale che è stato pensato oppure se è così inetto che lo copia da quello che legge senza capire da dove viene e cosa significa. Est propaganda regis bubbus or bubbus proganda magna totus dias et propala in scriptum?
Eppoi mi chiedo se il bubbo che ha soluzionato il problema delle scorie, a vari anni che dicevano che lo soluzionavano, spedendole in nazioni oscure e povere poi come fa a sostenerlo ora che ci sono i sommovimenti che non vogliono più i dittatori tanto cari alle democrazie. Ma non gli viene il dubbio cheppoi qualcuno va a cercare quella merd* appena sotterrata per farci un bombone di ringraziamento alle democrazie tutte pie? Ma non perché è tutto intelligente ma anche solo perché sene parla giusto adesso.Poi tra poco non si parla più, ma la propaganda nuclerare non dovrebbe incasinarsi con la propaganda bellica ma sostenerla, comè dovuto dai figli minori ai padri.
2) Ma quello degli stracci colorati poi qualcuno ci crede davvero? Ma è proprio scomparsa quella capacità di riderci su, sia pure di nascosto, per timore della repressione? Tra i bubbini intendo che tra i reali già lo so. Io melo credo che a fronte di tante bubberie historiche li mettono ma sapendo che il bubbo è per forza globale e non confinabile tra stracci e frontiere. I reali lo sono di un regno, ma la bubbità accomuna tutti quelli che un giorno lontano uscirono dalle acque con le loro zampette corte che non avevano neppure gli stracci per coprirsi ma una sola paura degli animali più grossi e una sola speranza di cavarsela insieme a quelli che gli volevano bene. Bubbus unversalitatis sin vessilum intra vassallum.
Troppo bubbo!
1) devo scrivere una lettera indignata a Bubboni. Infatti, nonostante si fosse ripromesso di non farlo, senza darsi conto ha letto qualche pezzo di un articolo di quel bevitore di the che lo traducono sulla buona rivista delle pizze. Il bubbo, già comparso in diversi post della prestigiosa serie "Capire un cazz*" è un poveretto ignorantissimo di qualsiasi legge della termodinamica, principi della fisica, della chimica o della biologia che scrive una rubrica sulla vita etica tutto risparmio delle risorse e ambiente. Uno di quelli che, dall'alto di non aver mai capito nulla che solo sembri scientifico, spiegano che un megamacchinone euro x è molto meglio di una bicicletta euro x-1 fatta con martello e incudine. Il Bubboni ha così letto che il nucleare e gli OGM hanno futuro e che chi non ci piace si deve rassegnare, sempre parlando di vita etica, eh. Ora per gli OGM basta non permettere brevettarli eppoi vediamo quanto interessa produrli perché gli affamati o i ricchi sene nutrano, quale che arriva prima. Ma sul nucleare è interessante quello del futuro. L'idea della nuova campagna globale è centrata tutta sul fatto che il nucleare ha ed è futuro. E' interessante che questo sia il tema che più patiscono gli interessati perché la dice lunga sul bubbo e sulle sue paure. Nella società precaria anche la tecnologia si vorrebe che avesse un futuro, che non fosse destinata a morire per mancanza di soldi o di stupidi minerali che qualche schiavo non riesce più a trovare a vari chilometri sottoterra.
Mami chiedo se il bubbo della vita etica lo pagano direttamente per propagandare esattamente il messaggio globale che è stato pensato oppure se è così inetto che lo copia da quello che legge senza capire da dove viene e cosa significa. Est propaganda regis bubbus or bubbus proganda magna totus dias et propala in scriptum?
Eppoi mi chiedo se il bubbo che ha soluzionato il problema delle scorie, a vari anni che dicevano che lo soluzionavano, spedendole in nazioni oscure e povere poi come fa a sostenerlo ora che ci sono i sommovimenti che non vogliono più i dittatori tanto cari alle democrazie. Ma non gli viene il dubbio cheppoi qualcuno va a cercare quella merd* appena sotterrata per farci un bombone di ringraziamento alle democrazie tutte pie? Ma non perché è tutto intelligente ma anche solo perché sene parla giusto adesso.Poi tra poco non si parla più, ma la propaganda nuclerare non dovrebbe incasinarsi con la propaganda bellica ma sostenerla, comè dovuto dai figli minori ai padri.
2) Ma quello degli stracci colorati poi qualcuno ci crede davvero? Ma è proprio scomparsa quella capacità di riderci su, sia pure di nascosto, per timore della repressione? Tra i bubbini intendo che tra i reali già lo so. Io melo credo che a fronte di tante bubberie historiche li mettono ma sapendo che il bubbo è per forza globale e non confinabile tra stracci e frontiere. I reali lo sono di un regno, ma la bubbità accomuna tutti quelli che un giorno lontano uscirono dalle acque con le loro zampette corte che non avevano neppure gli stracci per coprirsi ma una sola paura degli animali più grossi e una sola speranza di cavarsela insieme a quelli che gli volevano bene. Bubbus unversalitatis sin vessilum intra vassallum.
Troppo bubbo!
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