18 settembre 2014

Colpi di coda
Volevo opinare di quello che si separano ma prima che si sappia, mentre tutti i popoli ancora guardano e sperano che anche loro.

Il motto "Ubi libertatis ibi patriam", come dicevano gli antichi gnoranti, ha sempre garantito di non essere troppo patrioti e io lo sono, ma quando vedi gli amici dei nemici che si agitano qualcosa si capisce.

Cacciare le armi nucleari già non ci piace a tutti quelli che le hanno messe ed è bello che entri nei programmi ed è bello che gli altri nonne possano parlare anche se non possono, almeno per qualche ora, impedire a suon di botte che gli altri ne parlino.

Mappoi come va non si sa, ma è bubbo che i più amici dei nucleari, della guerra, delle scorie chimiche e ambientali, almeno per qualche ora, si siano messi che hanno paura.

Forse questo resta, anche adesso che il partit* ha presentano i recenti piani di saccheggio e devastazione per tutta l'area gianduitta. E' vero, è loro e sene fanno quello che vogliono, come implica la democrazia stessa medesima. Ma almeno per qualche ora un po' gli viene il dubbio che sia quasi finita, che quello che cè nei conti cè e il resto non ci entrerà mai.

Così la libertà, come tutte le cose geografiche, non è solo nello spazio ma è anche nel tempo. E tanto più nel tempo prima che si sappia.

Troppo bubbo!