07 dicembre 2018

Il cattivismo pizzaiolo
Siccome il rischio di essere espulso è sempre più forte (o la speranza di rinviare l'espulsione è sempre più attenuata) finendo nuovamente tra le pizze sono più interessato a capire meglio cosa è diventato quel luogo [aggettivo] nel frattempo chennon cero.

Capirlo a distanza è difficile, sia pure per Bubboni, perché tante cose importanti e condivise dal popolaccio sono talmente irrazionali che non riesci a capirle dall'esteriore. Inoltre i periodici non riflettono nela situazione neil suo sistematico contrario, volendo propagandare quello che gli viene detto, e quindi non sono utili (sennon per i vetri, ci mancherebbe!).

Già facevo l'esempio dell'odio per i vegani che perquanto lo chieda con le cautele e tutto non sono tuttora riuscito a scienza certa a capire comè che i pizzaioli lo hanno appreso. (tra l'altro con l'effetto che i pizzaioli non sanno definire bene i vegetariani ma conoscono tutti il termine vegano che in tante altre nazioni non è così noto, ancheseppoi i pizzaioli non sanno che tanti piatti assolutamente normali sono appunto vegani).

Allora mi veniva bene il rapporto annuale delle statistiche che ho letto con interesse (i pezzi gratis, ovviamente). Mi appunto i principali errori perché uno nonlo avevo ben capito maè rilevante e lo metto dopo.

- tutte le volte che il rapporto dice qualcosa su perché la situazione è quella dice una bubberia. E' un po' come quando la propaganda parla del populismo. La descrizione può essere precisa e i dati interessanti, ma appena dicono perché, usando i termini neutro-scientifici della propaganda, gli schifosi populisti ristagnano fuori dalle fognature, le analisi crollano nella banalità e nella superficialità.

- è la forma delle domande o dell'aggregazione fa il sondaggio, e il bravo statistico lo sa bene (e sene avvantaggia, ovviamente). Però una delle categorie lho trovata al limite del disturbante.
Dice, parlando di una classe di individui tipicamente presente nelle società occidentali, "sperimentali, con 4,3 milioni di [pizzaioli] che consumano regolarmente cibi asiatici (sushi, tofu e piatti cinesi)"
(il grassetto lho messo io, il ridicolo testo è autentico ma del rapportino statistico)
E' vero che io avrei assolutamente distinto tra chi preferisce 北京烤鸭 e chi 上海烤麩 (e giusto oggi a pranzo sene parlava) e viappiù per capire dichisi parla, ma la classe "cibi asiatici" neanche al late opening più rozzo.
Ma forse questa devastante "classe alimentare" è l'immagine dell'imbarbarimento delle pizze più che il testo del rapporto istesso, azzarderei senza timore di essere considerato troppo grossolano su questioni essenziali.

* la percentuale, sacro totem perché oggettiva-numerica, è soggetta a perenne interpretazione anche sul piano formale, confermando così la sua inutilità descrittiva e la sua utilità per dire quello che si vuole dire su un piano soggettivo-intellettivo (che pertanto va nascosto perché intelligente e non iscientifico-meccanico).
Così il 40% diventa "ben il 40%", "solo il 40%", "non arriva alla metà", "appena 4 su 10" (che se sono grassi portali tu, dico io), "una minoria", "una percentuale rilevante", ecc. ecc.

E questo resta del rapportino, oltre a cose rilevanti macchè ho già visto (es. la disomogeneità delle situazioni pizzaiole), l'incapacità di notare la mastodontica assenza di una strategia di sviluppo economico (nonnel senso che non si dettaglia una strategia ma nel senso che quello che impressiona delle pizze è che non viene notato che questa strategia noncè proprio, la sua assenza non entra nel debate) e la sintesi che la miseria rende i poveri e i 'gnoranti in primis cattivi e aggressivi.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -