28 aprile 2006

Si può fischiare?
Ecco un parere bubbico sulla questione dei fischi e delle bandiere alla manifestazione del 25 aprile a Milano.

- I pennivendoli. L'idea che se sorridiamo poi le foto pubblicate sui giornali vengono bene e tutti ci vogliono bene e condividono le ns. posizioni... è sbagliata.
I media sono gestiti professionalmente, quello che c'è e soprattutto quello che NON c'è non dipendono dai fatti ma da scelte editoriali.
Es. il 25 aprile a Perugia e in varie altre città sono sfilati i neofascisti. Dalle prime pagine dei giornali qualcuno ha chiesto le dimissioni dei prefetti per non essere intervenuti? Ci sono stati arresti per sovversione? Gli psicopazzi dei giornali hanno spiegato di che disturbi mentali soffrono i neofasci? E' stato un caso?
Fischiare o non fischiare per avere una buona recensione sui media è perfettamente inutile. Il risultato elettorale incerto ha seminato il panico tra leccacul*, pennivendoli, poteri emergenti. Prodi dura o no? Nel dubbio meglio tenere un basso profilo e tollerare un po' di fascismo e un po' di antifascismo di maniera.

- I fischianti. Alle manifestazioni ci va chi vuole e fa e dice cosa vuole, se non lede il diritto di altri a fare lo stesso o a non partecipare. Non mi pare che ci sia molto da criminalizzare, un po' per l'indifferenza rispetto al risultato finale, un po' perché i fischi sono comunque un modo non violento di manifestare il pensiero.

- La fischiata. I fascisti non dovrebbero partecipare a queste manifestazioni, dato che ovviamente la loro presenza non è gradita. Chiaro l'obiettivo dei fascisti presenti. Non mi sento di condannarla, tutto sommato ha fatto la sua parte per cercare di raggranellare voti e consensi. Funzionerà? Valeva la pena? Credo di sì, ma non a causa dei fischianti. Tutto dipende dai pennivendoli che sono tentennanti.

- I capibastone del centrosinistra. Questi hanno giocato male, come sempre. Anziché cogliere l'occasione per marcare la distanza e la differenza tra fascisti e antifascisti (non necessariamente comunisti, come la ns storia insegna) hanno parlato solo della buona educazione e dell'inquinamento acustico. Ok, vogliono i voti del centro dx e non quelli della sx (che hanno già), però questa strategia è perdente. Legittimando i fascisti perdono consensi a sx e non sono credibili a dx.

Il meccanismo dei media non consente di esprimere ne il disprezzo per i neo-fascisti ne la forte insoddisfazione per una classe dirigente della sx. Meno male che ci sono i blog e Bubbo Bubboni che spiega le cose!

- I brucianti bandiere. Non credo che esista un vero antisemitismo di sx, quanto un appoggio (confuso e ignorante) della causa palestinese. Vige cioè il principio che i nemici dei miei amici sono miei nemici e che, comunque, serve una posizione diversa da quella dei miei nemici. Infatti all'inizio i comunisti approggiavano gli israeliani e gli americani i palestinesi! Poi i russi hanno appoggiato i palestinesi e le posizioni sono quelle attuali. Bruciare della stoffa colorata che qualcuno si è dato pena di portare alla manifestazione non è come fischiare. E' violenza. Scriverò poi della questione palestinese a sx, però questo è un gesto da condannare perché è una manifestazione violenta di una posizione neppure pensata.

In definitiva il problema è la rappresentatività nulla dei capibastone della sx. La società si sta tribalizzando fortemente e velocemente, le istanze si radicalizzano, i fascisti sono definitivamente usciti dalle fogne e rivendicano il diritto a scagazzare ovunque, ma ai capibastone sembra interessare solo un posto istituzionale e una lista bloccata al prossimo giro. C'è una tensione non risolta, se si manifesta come un veloce moto d'aria non mi pare poi un grosso problema...