Taluni bubbi ritengono che la causa di tutti i mali sia il fatto che il papie abbia scelto una certa citazione colta anzichè un'altra meno bubbica.
Sbagliano. Non esiste nessuna relazione tra il discorso magistrale in una univesità tedesca e il casino attuale, se non la necessità di rendere razionale, di scusare, di giustificare, di detonare, l'odio.
Come ha già spiegato l'autorevole Bubbo Bubboni parlando delle vignette, l'odio va cresciuto con cura, amore e concentrrazione. Non è spontaneo, non si diffonde tra deserti e paesini sperduti senza aiuto, non viaggia via etere in modo naturale.
Chi ha tradotto il discorso del papie? Chi lo ha ritagliato, stampato, radiodiffuso, spiegato e commentato? Chi lo ha diffuso anche in un paese dove la telefonia mobile si esercita senza licenza governativa e dove il massimo di controllo dei signori della guerra era di un paio di isolati?
Nella ns. società multirazzista l'odio è bidirezionale: odiamo e siamo odiati allo stesso tempo, oltre ad odiarci tra di noi.
Non per niente i pennivendoli italioti primeggiano nel mondo per diffondere dei proclami bubbici che fino a due gg fa buttavano educatamente nel cesso. Gli stessi che hanno censurato e fatto sparire uno dei più importanti fatti storici del decennio, quale è la rivolta nelle periferie di Paris, oggi leggono l'arabo come fosse il menú della pizzeria.
Blog bubbici sono in prima pagina, minaccie settimanali sono vendute come inedite, petti locali generano trombe d'aria europee. Nulla spontaneamente.
Volendo prevedere il futuro, è utile la notizia che venerdì è stato proclamato giorno di odio contro il papie.
Spero che presto i bubbi italioti proclamino una analoga inziativa, giusto per confermare le mie tesi sulla necessaria simmetria multirazzista.
Come andrà a finire la lezione teologica? Basta leggere 1984 per conoscere bene tutta la storia contemporanea, fino alla sua logica (da logos) conclusione. Sperare in una fine meno bubbica richiede di superare e di mooolto la logica, capito papie?
Sbagliano. Non esiste nessuna relazione tra il discorso magistrale in una univesità tedesca e il casino attuale, se non la necessità di rendere razionale, di scusare, di giustificare, di detonare, l'odio.
Come ha già spiegato l'autorevole Bubbo Bubboni parlando delle vignette, l'odio va cresciuto con cura, amore e concentrrazione. Non è spontaneo, non si diffonde tra deserti e paesini sperduti senza aiuto, non viaggia via etere in modo naturale.
Chi ha tradotto il discorso del papie? Chi lo ha ritagliato, stampato, radiodiffuso, spiegato e commentato? Chi lo ha diffuso anche in un paese dove la telefonia mobile si esercita senza licenza governativa e dove il massimo di controllo dei signori della guerra era di un paio di isolati?
Nella ns. società multirazzista l'odio è bidirezionale: odiamo e siamo odiati allo stesso tempo, oltre ad odiarci tra di noi.
Non per niente i pennivendoli italioti primeggiano nel mondo per diffondere dei proclami bubbici che fino a due gg fa buttavano educatamente nel cesso. Gli stessi che hanno censurato e fatto sparire uno dei più importanti fatti storici del decennio, quale è la rivolta nelle periferie di Paris, oggi leggono l'arabo come fosse il menú della pizzeria.
Blog bubbici sono in prima pagina, minaccie settimanali sono vendute come inedite, petti locali generano trombe d'aria europee. Nulla spontaneamente.
Volendo prevedere il futuro, è utile la notizia che venerdì è stato proclamato giorno di odio contro il papie.
Spero che presto i bubbi italioti proclamino una analoga inziativa, giusto per confermare le mie tesi sulla necessaria simmetria multirazzista.
Come andrà a finire la lezione teologica? Basta leggere 1984 per conoscere bene tutta la storia contemporanea, fino alla sua logica (da logos) conclusione. Sperare in una fine meno bubbica richiede di superare e di mooolto la logica, capito papie?
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